Malpensa, espulsi tre stranieri irregolari. Un pluripregiudicato si nascondeva a Busto

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MALPENSA – Tre provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera nell’ultima settimana e due con accompagnamento a un Cpr. Continua, incessante e proficua, l’attività degli uomini dell’Ufficio Immigrazione della questura di Varese, in stretta collaborazione con la Polaria in servizio a Malpensa. Ecco i casi più significativi degli ultimi giorni

Dal carcere di Busto al Marocco

Martedì 28 agosto un marocchino è stato allontanato dal territorio nazionale in esecuzione di una misura alternativa alla detenzione emessa dal Magistrato di sorveglianza di Varese. Condannato più volte per spaccio di sostanze stupefacenti e con a carico numerosi precedenti in materia di immigrazione, all’atto della scarcerazione dal carcere di Busto Arsizio è stato accompagnato dagli agenti alla frontiera aerea di Malpensa, da dove è stato definitivamente rimpatriato.

Asilante senza i presupposti

Il giorno seguente, un cittadino pakistano, rintracciato in posizione irregolare sul territorio, è stato espulso con provvedimento amministrativo. L’uomo aveva presentato istanza di asilo politico in Italia, che tuttavia la competente Commissione Territoriale di Milano aveva rigettato, non riconoscendo alcuna forma di protezione internazionale. Non sussistendo più i presupposti per la regolare permanenza in Italia, il questore di Varese ne ha ordinato il trattenimento al Cpr di Torino, dove verranno ultimate le procedure volte al definitivo rimpatrio.

Pluripregiudicato nascosto a Busto

Sempre al Cpr di Torino gli agenti hanno accompagnato un cittadino tunisino, rintracciato in posizione irregolare sul territorio dalla polizia locale di Busto Arsizio. Disoccupato e senza fissa dimora, l’uomo è risultato pluripregiudicato per rapina, maltrattamenti in famiglia, false dichiarazioni, inosservanza ai provvedimenti dell’autorità, resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali, ingiuria, produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Dagli accertamenti effettuati è inoltre emerso che l’uomo, con più nominativi, tutti però collegati alla stessa impronta digitale, era stato più volte espulso dalle autorità di Ps di Varese, Padova e Bolzano, ma non aveva mai ottemperato agli ordini imposti. Al Cpr di Torino verranno dunque ultimate le procedure finalizzate al definitivo allontanamento dal territorio nazionale

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