«Sui bus di Varese ammassati come bestie rischio la mia salute. Mettete più mezzi»

varese bus affollati

VARESE – «Senza il green pass non puoi andare al ristorante, al cinema, a teatro. Non puoi nemmeno andare al lavoro. Però puoi viaggiare sugli autobus. Dove si sta ammassati come su un carro bestiame. E anche chi come me rientra tra le persone fragile, non ha alcuna tutela. Assurdo, ogni giorno per andare in ufficio in pullman metto a rischio la mia salute». Chi parla è Giovanna Spina che all’ennesimo viaggio su un bus strapieno ha deciso di mettere in piazza il disagio e le preoccupazioni che molti viaggiatori vivono.

Ammassati come bestie

«In genere prendo il bus delle 7.16 vicino al Molina in viale Borri – racconta – che credo sia la quarta fermata dopo il punto di partenza. E quando arriva è già pieno di ragazzi. E tra i passeggeri non mancano quelli senza mascherina. Ogni volta è un’ansia pazzesca. Soprattutto per chi come me rientra tra le persone fragili. Eppure non c’è un controllo. Assurdo».

La scena che descrive Giovanna Spina non è l’eccezione, bensì la regola. E non solo sul bus delle 7.16. «Ho provato ad attendere la corsa delle 7.22, ma non cambia niente. Soprattutto da quando non ci sono più gli ingressi scolatici sfalzati. E anche il conducente è spesso in difficoltà nel gestire il numero delle persone che salgono a bordo e che ogni volta supera quello consentito».

Sui bus senza mascherina

La testimonianza della varesina poi non è certo una voce nel deserto: «Basta venire ed ascoltare le lamentele degli anziani o di altri viaggiatori. Ed è davvero incomprensibile il fatto che in ogni luogo siamo giustamente obbligati a mostrare il green pass per accedere, mentre su bus si può salire senza alcun controllo. Per non parlare di chi resta senza mascherina».

L’appello

Giovanna Spina conclude con un vena polemica e un appello alle istituzioni competenti: «Provincia e Comune non possono fare finta di niente – dice – ho provato a chiedere perché non vengono impiegati più mezzi per effettuare il servizio almeno nelle ore di punta. E il motivo pare essere la carenza di mezzi a disposizione. Di certo però trovo assurdo che una persona debba metter a rischio la propria saluta quando viaggia su un mezzo pubblico. Insomma, troppo bello riempirsi la bocca di mobilità sostenibile per il futuro, quando nessuno fa nulla per viaggiare sicuri nel presente».