SUMIRAGO – «Abbiamo raggiunto un traguardo straordinario, l’obiettivo principale di questa amministrazione». Così Mauro Croci, sindaco di Sumirago, ha annunciato ieri, venerdì primo ottobre, l’estinzione del debito con 2i Rete Gas che, ricevuto in eredità dalla giunta precedente, per anni ha attanagliato il Comune: per evitare il default si decise di adottato un piano di riequilibrio, che ha però legato le mani per il denaro da destinare al territorio. Ora, come ha spiegato il primo cittadino nel post sul suo profilo Facebook, per la liberazione definitiva bisogna attendere il responso della Corte dei Conti.
Debito estinto con quattro anni di anticipo
«Oggi è una giornata importante per il nostro Comune, in particolare per la mia amministrazione: abbiamo chiuso definitivamente la spinosa vicenda di 2i Rete Gas», ha aggiornato Croci sugli sviluppi dell’operazione avviata nei mesi scorsi, che ha avuto come ultimo capitolo la seduta consiliare indetta ad hoc a luglio. «Ho firmato la transazione e abbiamo estinto il nostro debito con quattro anni di anticipo rispetto al piano decennale di pagamento. Ora procederemo con la richiesta alla Corte dei Conti di uscire dalla morsa stringente del piano di riequilibrio finanziario, i cui vincoli hanno profondamente limitato in questi sei anni l’operatività del Comune e gli interventi sul territorio».
La fase in discesa
Nonostante la pandemia il 2021 di Sumirago si è aperto con conti in ordine e, con metà delle rate pagate, l’inizio di una fase in discesa; la presenza di un buon avanzo di amministrazione ha permesso di pensare a un percorso per rimuovere prima del tempo la spada di Damocle pendente sul Comune, presentato a maggio all’attenzione del consiglio. Il gruppo della Lega ha scelto una linea di astensione, rimarcando la mancanza di interventi per il territorio: «Questa amministrazione ha pagato le scelte scellerate di quella precedente, trovandosi nell’impossibilità di programmare e investire», aveva replicato Croci a luglio parlando dei possibili lavori futuri. «Ma adesso riusciamo a uscire in anticipo dal piano di riequilibrio, e avendo dato ai nostri funzionari delle linee politiche per le opere previste».
Sumirago, default evitato. Via libera per uscire dal piano di riequilibrio