Lonate vs Ferno: dopo la Dis-Unione è scontro anche su Sap

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LONATE POZZOLO – Tra i Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno è guerra anche su Sap. Dopo la Dis-Unione sul fronte polizia locale a quanto pare tocca alla partecipata (i due Comuni sono soci paritari al 50%) diventare terreno di un “franco confronto” tra le due amministrazioni comunali. Nello specifico il punto riguarda la delibera con la quale, per il solo 2019, il Comune lonatese ha invertito la redistribuzione degli incassi derivati dalla vendita dei rifiuti capovolgendo le percentuali da 80% ai cittadini (a sostegno della Tari) e 20% a Sap a viceversa.

Un accordo congiunto

«Questo – aveva spiegato l’assessore al bilancio di Lonate Angelo Ferrario in risposta alle domande della capogruppo del Centrodestra per Lonate Ausilia AngelinoPer sostenere il bilancio di Sap realtà che dà lavoro a tanti cittadini del territorio». Alla domanda di Angelino l’assessore aveva replicato che anche il Comune di Ferno aveva fatto altrettanto. «Perché questi – precisa Ferrario – Erano gli accordi presi congiuntamente da entrambi i soci».

Nessuna delibera a Ferno

Ma perché Ferrario deve puntualizzare che la decisione di deliberare quell’inversione era stata congiunta e condivisa sia da Lonate che da Ferno? Perché ieri, venerdì primo ottobre, con una nota in riferimento ad un articolo apparso sul nostro online, Filippo Gesualdi, primo cittadino fernese, ha precisato: «Che le affermazioni dell’Assessore Angelo Ferrario fatte durante quel Consiglio Comunale, secondo il quale l’operazione di inversione degli introiti della vendita di parte dei rifiuti (80% a SAP ed il 20% all’Ente Comunale di Lonate Pozzolo relativo all’anno 2019) l’avrebbe attuata anche l’Amministrazione Comunale Fernese, non corrispondono alla realtà. Il Comune di Ferno ha ritenuto che la predetta operazione non fosse opportuna dal punto di vista amministrativo e pertanto ha provveduto a metter in atto altre iniziative economiche per sostenere la municipalizzata relativamente e solo per l’anno 2019. Ciò premesso, gradirei che qualora si citi il nome di Ferno all’interno di un Consiglio Comunale di un altro ente, almeno si diano notizie aderenti alla realtà. Tanto dovevo per correttezza verso i cittadini fernesi e verso gli Amministratori fernesi sia di maggioranza sia di minoranza».

Tutela dei posti di lavoro

Di qui la necessità di Ferrario di chiarire l’accaduto: «Apprendiamo con rammarico e soltanto adesso – commenta infatti l’assessore – Che l’altro socio maggioritario di Sap non ha tenuto fede agli impegni presi, ribadisco congiuntamente e di comune accordo, con noi. Attendiamo di apprendere quali siano queste azioni economiche alternative». A una settimana fa il Comune di Ferno non risultava aver versato nulla. Ma nelle 48 ore successive al consiglio comunale qualcosa potrebbe essere cambiato.  «Sarebbero comunque in ritardo di due anni», aggiunge l’assessore. In sede di consiglio comunale Ferrario aveva anche precisato come «La situazione di bilancio di Sap si protragga ormai da molti anni. In passato si era potuto contare su partite straordinarie, come ad esempio la cessione del ramo d’azienda ad Alfa. Una situazione determinata soprattutto dagli onerosi costi strutturali dovuti al leasing per l’acquisto della sede Sap (negoziato anni prima e non dalla giunta presieduta da Nadia Rosa)». Lo stesso assessore al bilancio nel corso dell’Assise cittadina aveva posto una domanda retorica: «Vogliamo dire che Sap non riesce a stare sul mercato perché ha un limitato bacino d’utenza? Possiamo farlo. Ma due sarebbero le direzioni in questo caso: o l’aumento delle tariffe o una contrazione dei posti di lavoro».

Cosa succede dopo tre bilanci in perdita

Ferrario replicando a Gesualdi torna a parlare di sostegno a Sap in tutela di parecchi posti di lavoro: «L’amministrazione fernese forse non sa o dimentica che per una partecipata con bilancio in perdita per tre anni consecutivi la legge prevede la messa in liquidazione con tutte le conseguenza occupazione per il territorio del caso. Ci auguriamo che quanto preventivato venga versato anche da Ferno».

Il Centrodestra di Lonate: «Sap costa troppo». Ferrario: «Tuteliamo il lavoro»

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