«Non aprite quella porta». Truffe agli anziani e sicurezza a Sumirago

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SUMIRAGO – «Non aprite quella porta». È questa la regola principale da seguire per contrastare le truffe nei confronti delle persone anziane. Nella serata di ieri, giovedì 24 gennaio, alla presenza dei vertici delle forze di polizia locale, si è tenuta a Sumirago un’assemblea pubblica riguardante la sicurezza, e in particolare il pericolo delle truffe. L’incontro si è tenuto nella sala Dal Bello all’interno di Villa Molino, sede del municipio. All’incontro erano presenti la giunta, consiglieri comunali e esponenti della forze d’opposizione.

Come avvengono

Come è emerso dalla relazione di carabinieri e polizia locale, le truffe avvengono secondo modalità ricorrenti, in cui le vittime sono persone piuttosto anziane che vivono sole in grosse abitazioni isolate e vengono agganciate da malviventi, solitamente in coppia, travestiti da tecnici della rete idrica o appartenenti alle forze dell’ordine. In questi casi la difesa primaria è non aprire mai la porta a sconosciuti. Non significa interrompere le interazioni con altri esseri umani, ma solo non permettere mai a persone non note di accedere allo spazio casalingo. Una funzione importante viene svolta anche dai familiari, che dovranno istruire in tal senso la potenziale vittima, e dalla tempestiva segnalazione al 112. La polizia locale ha poi reso noto come nel territorio, negli ultimi quattro anni, si siano verificati solo due casi di intervento per truffe.

Il controllo del vicinato

Si è poi aperto un dibattito con le domande del pubblico. Interrogato sulla sicurezza, e sul tema del controllo del vicinato, il sindaco Mauro Croci ha ricordato il tavolo aperto da un anno su sicurezza e viabilità, e la futura assemblea pubblica in programma proprio su questo tema. Obiettivo dell’incontro sarà «capire la percezione, il segnale che arriva dai cittadini. Perché non è così automatico che uno chieda e venga esaudito. L’amministrazione si deve muovere, ma su impulso della cittadinanza». Come poi precisato dalle forze di polizia, e dai dati in mano loro, quello di Sumirago è un territorio «con un’incidenza ridicola dei furti in abitazione rispetto ad altre zone che sono dilaniate. Anche perché non si presta per l’assenza di bar, centri commerciali e locali notturni, che favoriscono la concentrazione di soggetti poco raccomandabili. In un anno, su 15mila abitanti, ne sono avvenuti trenta rispetto ai duecentocinquanta di Azzate».

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