Patto con Mefistofele al Teatro Tirinnanzi, Giampiero Ingrassia è il “Doctor Faust”

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LEGNANO – Al Teatro Tirinnanzi di Legnano Giampiero Ingrassia dimostrerà in scena come sia possibile calarsi contemporaneamente nei personaggi di Faust e Mefistofele, a conferma delle capacità che lo hanno reso così amato dal pubblico, mentre tutto si muove in uno scatenato “forcing” che ricorda “Kean” e “A me gli occhi, please” del suo grande maestro Gigi Proietti. “Doctor Faust e la ricerca dell’eterna giovinezza”, spettacolo brillante e innovativo con Emy Bergamo e Mimmo Ruggiero in scena alle 21, è diretto da Stefano Reali che ne ha curato anche il testo.

Dopo ventiquattro anni Lucifero prenderà la sua anima

Wittemberg, 1580. Johann Faust, brillante alchimista, stringe un patto con il demone Mefistofele per rimanere giovane e potente. Ma il patto è solo per ventiquattro anni: allo scadere, Lucifero si prenderà la sua anima. Faust accetta e con l’aiuto di Mefistofele viaggia nel tempo per cercare la fanciulla più pura al mondo e convertirla alla lussuria: annoiato dalla facilità della conquista, retrocede di duemila anni per sedurre la più malvagia del tempo, Elena di Troia. Grazie a Mefistofele, sempre più simile al personaggio operistico di Leporello, Faust/Don Giovanni la conquista, ma in modo meno appassionante di quanto pensasse.

Viaggio nel tempo fino al 2030

Deciso a puntare al male assoluto e a patteggiare per l’immortalità, viaggia con il fido Mefistofele fino al 2030. Esterrefatto di ciò che trova, scopre i social, l’inquinamento, le fake news e gli influencer: nessuno esiste “dal vivo”, ma ne è solo l’ombra digitale. Ogni desiderio è inafferrabile, inseguito dai “followers”. Non può allearsi con ciò, né combatterlo, ma scopre anche di aver consumato i ventiquattro anni a disposizione. Vecchio e stanco, deve lasciare l’anima al Diavolo. Ma Mefistofele (a lui ormai affezionato) riesce a beffare il Diavolo e Faust torna giovane e libero. È davvero finita, o Lucifero vorrà ciò che gli spetta di diritto?

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