Legnano, terremoto ai vertici del Palio: si dimette il Cavaliere del Carroccio, Mino Colombo

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LEGNANO – Acque agitate ai vertici del Palio di Legnano. Dopo il dietrofront del Gran Maestro Pippo la Rocca, che all’ultimo momento ha dato forfait all’Edicola di Legnano Cambia dedicata al Palio (nella foto in alto, la copertina), alcuni avevano indicato nel Cavaliere del Carroccio, Mino Colombo, l’autore del “non expedit” cui erano seguite le rinunce a partecipare, fra gli altri, del professore Alessio Palmieri Marinoni e della Gran Dama di Grazia Magistrale Nicoletta Tognoni. Oggi arriva la notizia delle dimissioni di Colombo, dopo 7 anni che definisce «stupendi».

Ringraziamenti a tutti, non all’attuale Gran Maestro

legnano palio dimissioni colomboNella sua lettera di dimissioni, Colombo (nella foto a lato) si prodiga in ringraziamenti ai Magistrati «con i quali ho avuto l’onore e il piacere di condividere questi stupendi 7 anni, a cominciare dal compianto cav. Caironi e dal Gran Maestro Romano Colombo che sono stati i primi a condividere con l’allora sindaco la mia prima nomina nel 2013, passando poi dal Gran Maestro Alberto Oldrini “passionario” in tutte le sue espressioni, ma impegnato sempre al 200% per fare del Palio di Legnano un grande Palio, e dall’attuale presidente della Famiglia Legnanese, che in questo ruolo mi ha preceduto e che in veste di presidente del Comitato Legnano 1176 mi ha accompagnato nei vari momenti che hanno caratterizzato tutto il mio percorso in questo delicato ruolo. Un grazie infine a tutti i reggenti di contrada che in questi anni si sono avvicendati, agli impagabili membri della Commissione Costumi, vero scrigno di conoscenza passione e dedizione, ai cerimonieri e a tutti coloro i quali ho avuto il piacere e la fortuna di incontrare in questi anni. Ho già espresso in altri momenti – conclude Mino Colombo – il mio pensiero sulle contrade e sui contradaioli e sul loro assoluto valore per il Palio e per la città: anche a loro il mio più sentito grazie e il mio augurio di un futuro sempre migliore».

Un fulmine a ciel sereno

Negli ambienti delle contrade la decisione di Colombo è stata accolta con grande sorpresa. In sostanza, viene fatto notare, il Cavaliere del Carroccio si è assunto la responsabilità di quello che viene giudicato un errore del Gran Maestro nell’aver accettato l’invito a partecipare a una tribuna politica, salvo poi comunicarlo solo alla vigilia dell’appuntamento e vedersi costretto a disdirlo all’ultimo in nome della apoliticità e della apartiticità del Palio, valori irrinunciabili della manifestazione. In nome di questi valori, alcuni mesi fa la Contrada della Flora aveva dovuto negare il proprio maniero a Fratelli d’Italia, dopo averlo inizialmente concesso per la Festa tricolore del partito. Al repentino passo indietro di Pippo La Rocca sono seguiti a cascata quelli degli altri ospiti legati al Palio. C’è chi ipotizza che Colombo, dopo 7 anni di servizio, abbia colto l’occasione per farsi da parte per sopravvenuta stanchezza nel ruolo, anche se non aveva dato alcun segnale in proposito. Infine, il Gran Priore di una delle otto contrade confida a Malpensa24 la sua idea: «Era più opportuno, se proprio si voleva far incontrare il Palio con la politica legnanese, invitare in Cenobio tutti i candidati sindaci, una volta scelti dai partiti, e porre loro le stesse domande per raccoglierne le opinioni. In questo modo, si sarebbe evitato di andare “a casa” di una lista politica con simboli e figure che appartengono solo alla città e non si sarebbe corso il rischio di legarli a una delle forze politiche in campo».

A Colombo il grazie del Collegio

All’indomani delle dimissioni del Cavaliere del Carroccio, il Gran Maestro e il Direttivo del Collegio dei Capitani e delle Contrade, nel prenderne atto, esprimono «con stima i più sinceri ringraziamenti al signor Mario Colombo per l’impegno profuso in questi sette anni».

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