Da Ciak a Scic: al Tosi di Busto Comunicazione inizia con il cinema

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BUSTO ARSIZIO – Cinema e Comunicazione entrano allo scientifico Tosi di Busto Arsizio a partire da fine febbraio. L’offerta formativa di questa scuola si arricchirà di un laboratorio dedicato alla settima arte, iniziativa didattica propedeutica a creare un percorso dedicato alla Comunicazione. Non si tratterà di un nuovo indirizzo, ma di una curvatura professionale su questa materia. Si chiama Scic, e sarà introdotta dal progetto Ciak: entrambi sono stati presentati oggi, sabato 23 febbraio, alla presenza della dirigente scolastica Patrizia Iotti e della professoressa Rita Manzoni, nonché di Massimo Colli, docente della Naba, di Paolo Timoni, presidente del consiglio d’istituto e dell’avvocato Paola Della Bella, curatrice del Premio Gavioli.

Fimetto, pubblicità e linguaggio giornnalistico

«L’avvio del progetto Ciak nasce da una decisione mia e della professoressa Manzoni, anche grazie al finanziamento Miur-Mibact. Partirà a fine febbraio, e seguirà un corso di aggiornamento per i docenti. L’utenza ha dato una buona risposta, ed è molto importante la possibilità di collaborare con la Naba, i cui docenti provvederanno a supervisionare e validare i percorsi che abbiamo progettato» ha esordito Iotti.
«I binari lungo i quali si svilupperà il tutto saranno il lavoro cooperativo e la dimensione laboratoriale, che interesseranno due pomeriggi a settimana per due ore.
Il successivo studio di teorie e tecniche della comunicazione, dall’anno scolastico 2019/2020, sarà diviso in vari moduli che comprenderanno fumetto e pubblicità, linguaggio giornalistico, cinema, scrittura e audiovisivi per il web nonché diritto e psicologia della comunicazione. Il quadro orario attingerà al bacino temporale di materie tradizionali quali storia, geografia, latino e filosofia», ha spiegato Manzoni.

Un set cinematografico

Nel varo di questo nuovo percorso non è da dimenticare il tradizionale legame tra il Tosi e il premio Gavioli a cui, come ha ricordato Della Bella, l’istituto ha costantemente partecipato. Nè, come ha sottolineato Timoni, colui che sarebbe dovuto essere il direttore artistico di Ciak: Max Croci, regista bustocco recentemente scomparso, che fin dall’inizio aveva aderito con entusiasmo al progetto.
Intanto si conta già una trentina di studenti preiscritti, informati da open day, sito e pagina facebook. Ma anche essere aggiudicatari del premio Mibact-Miur ha aiutato: «Partiamo già con la strumentazione necessaria che comprenderà due videocamere, un sistema di illuminazione e microfoni per creare un set cinematografico, nonché computer per montaggio professionale e software per dare vita a un laboratorio multimediale», ha rivelato Iotti.
Si inizierà dunque con un workshop corale e quindi con la formazione dei docenti, al momento in quantità superiore a un consiglio di classe standard: Ciak sarà propedeutico a Scic. Si potrà poi arrivare a stabilizzare l’offerta formativa del primo con attività pomeridiane extracurricolari. In ogni caso «l’accento sarà posto nell’analisi delle informazioni condotta con rigore e metodo scientifico». E, come ha ricordato la dirigente, «la maturità resterà in ogni caso quella tradizionale del liceo scientifico, anche se, grazie anche al nuovo esame, alcune materie potranno avere più spazio con domande che non riguardino specificamente materie disciplinari».

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