Transizione ecologica e digitale, a Varese Federmanager traccia le sfide del futuro

Il presidente di Federmanager Varese Eligio Trombetta apre i lavori del convegno

VARESE – Due temi cruciali per il futuro delle imprese nei prossimi decenni: la transizione ecologica e quella digitale sono le prossime sfide per il mondo economico. Federmanager Varese ha voluto dedicare proprio a questo argomento attualissimo un convegno pubblico che si è svolto nella mattinata di oggi, sabato 10 giugno, in occasione dell’annuale assemblea dei soci. L’evento (nel video qui sotto le voci dei protagonisti) è stato organizzato in collaborazione con Liuc Business School.

Tema cruciale

«Un tema importantissimo ma poco conosciuto a fondo – ha detto il presidente di Federmanager Varese Eligio Trombetta – l’obiettivo di questo convegno è dare la giusta consapevolezza di questo tema, che vorremmo riuscire a declinare in un’ottica di sostenibilità sia economica che sociale per i manager nel loro vissuto quotidiano in azienda ma anche nel vissuto quotidiano da persone che vivono il sociale con la famiglia». A portare il suo saluto Federico Visconti, rettore della Liuc. «La collaborazione che da tempo abbiamo con Federmanager è un esempio di buona pratica e relazione reciproca che ha prodotto conoscenza e occasioni come l’incontro odierno». A seguire i lavori in prima fila il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Crescenzo Sciaraffa, il consigliere regionale Samuele Astuti, la consigliera provinciale Cecilia Carangi e il vicesindaco di Varese Ivana Perusin.

L’impatto per l’Italia e Varese

Moderatore del convegno Sergio Luciano, direttore di Economy Mag. Il primo a prendere la parola è stato Massimiliano Serati, docente della Liuc Business School, che ha parlato innanzitutto dell’impatto economico in termini dimensionali di queste due transizioni, che «potrebbe cubare anche 2 punti di Pil all’anno nel nostro paese». Ma bisogna crederci di più: l’Italia al momento si posiziona nella seconda parte della graduatoria europea come stato di avanzamento dei due processi. Infine le implicazioni future: all’orizzonte ci sono nuove professioni e la riconversione di competenze e professionalità già esistenti. Paola Margnini, responsabile del centro studi di Confindustria Varese, ha parlato del Varesotto come di un territorio capace di “catturare” le due transizioni, citando il piano strategico Varese2050 con il progetto Mill e l’ultima indagine disponibile che ha fatto il polso della situazione. Tra le imprese della provincia di Varese il 44% ha in programma investimenti in digitalizzazione e il 43% in sostenibilità nel 2023.

I relatori del convegno

Il ruolo di imprese e politica

Ma come viene declinata la doppia transizione dalle imprese? A portare una testimonianza concreta è stato Franco Ongaro, chief technology and innovation officer di Leonardo Spa. «In campo aeronautico è difficile cambiare processi perché vanno ricertificati, ma stiamo iniziando a ibridizzare uno dei nostri elicotteri. Molti dei nostri processi consumano ancora tanta acqua, si lavora per consumarne di meno. Per quanto riguarda i nostri consumi stiamo abbattendo i costi dell’energia». Ma Leonardo in questo processo non può agire da sola, contando su quasi 5000 fornitori in Italia, di cui l’86% sono Pmi. «La Co2 che emettiamo per le nostre produzioni e quello che emettiamo per l’energia acquistata è il 10% del totale complessivo di Co2. Il restante 90% lo emettono la supply chain e i prodotti una volta venduti. Stiamo iniziando un percorso per portare i nostri suppliers a cominciare a misurare il loro impatto energetico». Quindi la parola alla politica, con il sottosegretario alle relazioni internazionali ed europee di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo. «La transizione ecologica e digitale avrà un impatto paragonabile forse solo alla rivoluzione industriale. Avverrà, è necessario che avvenga, ma deve avvenire in modo realista e non ideologico e deve essere in grado di costituire una prospettiva di sviluppo, non di decrescita felice».