Un “Metrobus” per la mobilità del futuro tra Busto, Gallarate e il nuovo ospedale

BUSTO ARSIZIO – È il Bus Rapid Transit il futuro della mobilità tra Busto, Gallarate e la Valle Olona? Grandi autobus elettrici da 18 o 24 metri che “corrono” in gran parte in sede dedicata per collegare una conurbazione che, contando anche Legnano, conta su quasi 300mila abitanti. L’idea di puntare sul BRT è emersa nel convegno sul trasporto rapido di massa, organizzato ai Molini Marzoli dall’assessore alla mobilità di Busto, Salvatore Loschiavo: «Ci troveremo ancora con gli altri Comuni e ragioneremo su uno studio di prefattibilità». Lo spunto nato dal dibattito sulla mobilità per il nuovo ospedale di Busto-Gallarate compie un primo passo in avanti.

Che cos’è il BRT

Il Bus Rapid Transit appare come «il sistema più accessibile – per l’assessore Loschiavo – i costi non sono esigui, ma ci sono finanziamenti in arrivo, sui quali dovremo farci cogliere preparati. Ma è un progetto che deve essere sovracomunale». Esempi sono i “Superbus” che Genova sta realizzando (con Leonardo tra i partner) su quattro linee con un investimento da 471 milioni di euro, ma anche il Metrobus di Istanbul, una linea da 50 chilometri che attraversa la città «con una capacità e una velocità analoga a quella di una metropolitana», come spiegato da Simone Gragnani, CEO della società specializzata LEM TTA. Il costo di un sistema BRT si aggira tra 1,5 e 4,5 milioni a chilometro – 3-4 volte meno di un tram e 10-15 volte meno di una metropolitana leggera – per una capacità tra i 750 e 2500 passeggeri l’ora.

La sfida dei sindaci

Una sfida che gli amministratori del territorio sembrano essere pronti ad affrontare. «Sognavo una sopraelevata tra Milano e Varese, magari proprio sopra l’autostrada – ammette il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli – oggi bisogna tornare a sognare, o meglio pensare seriamente che queste cose anche per il nostro territorio si possono fare. Se ci mettiamo tutti insieme e risolviamo i problemi di collegamento tra le nostre città che non hanno più confini, possiamo realizzare questi progetti anche qui». Per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani «l’agenzia di bacino del TPL può fare sintesi rispetto a tanti piccoli comuni», mentre il sindaco di Fagnano Olona Marco Baroffio invoca «una rivoluzione culturale». Presenti anche gli assessori di Legnano, Marco Bianchi, e Olgiate Olona Leonardo Richiusa.

Dalla consapevolezza alla concretizzazione?

Nel corso del convegno, moderato dal giornalista del “Corriere” Paolo Ottolina, è intervenuto anche il sindaco di Varese Davide Galimberti, svelando che «noi un anno fa abbiamo commissionato uno studio preliminare per realizzare un collegamento di trasporto rapido di massa da una parte all’altra della città tra ospedali, università e plessi scolastici più importanti, con incidenza sulla mobilità di tutti i comuni contermini, per un bacino di quasi 200mila persone». Insomma, la consapevolezza che serve uno scatto in questa direzione è diffusa, anche perché l’Europa sta imponendo la transizione ecologica della mobilità, come ricordato, in termini critici, dall’europarlamentare Isabella Tovaglieri, tra gli ospiti insieme al governatore della Lombardia Attilio Fontana, all’assessore regionale ai trasporti Franco Lucente e al viceministro delle infrastrutture Edoardo Rixi. Ora occorre fare qualche passo concreto.

L’intervento del viceministro

busto arsizio bus rapid transit – MALPENSA24