Una tragedia in mare: così se n’è andato Massimo Bossi. Sconcerto a Gallarate

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GALLARATE – Era uscito con la sua barca a vela per fare delle immersioni, ma il suo corpo senza vita è stato recuperato al largo della costa ionica della Puglia dalla Guardia costiera: probabilmente stroncato da un malore o da un incidente in mare, in attesa dell’autopsia che chiarirà cosa è successo. È venuto a mancare così, nel mare che tanto amava, Massimo Bossi, l’imprenditore e già vicesindaco di Gallarate che ha trovato la morte nelle acque di Marina di Torricella, a Torre dell’Ovo, nel Salento, dove stava trascorrendo le vacanze con la famiglia. La scomparsa di Bossi, 62 anni, ha gettato nello sconcerto l’intera città di Gallarate, e non solo, dove era conosciuto per il suo impegno politico, ma anche nell’ambito sociale e sportivo, oltre che per la sua attività imprenditoriale.

E’ morto annegato Massimo Bossi. Fu vicesindaco e assessore a Gallarate

La dinamica

La tragedia, che lo ha portato via alla moglie Liliana e ai due figli Giacomo e Francesca, risale a ieri pomeriggio, 10 agosto: Massimo Bossi, come riporta il sito web lavocedimanduria.it, era uscito in mare con la sua barca a vela per fare delle immersioni in solitaria, ma è stato ritrovato dalla Guardia costiera al largo della località balneare del litorale ionico salentino. Il suo corpo galleggiava e indossava maschere e pinne: è stato portato al porto di Campomarino per il riconoscimento e le procedure burocratiche. Sarà l’autopsia, disposta dal magistrato di turno della Procura di Taranto, a stabilire la causa del decesso. Si ipotizza un malore o un incidente in mare durante l’immersione. La salma potrebbe rientrare a Gallarate già domani, 12 agosto, alla casa del commiato di via Don Piloni a Crenna. Il funerale potrebbe tenersi venerdì.

Le reazioni

Si dice «ancora incredulo per quanto accaduto» il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, che ha postato sulla sua pagina Facebook un messaggio di cordoglio e, «a nome della Città», di vicinanza alla famiglia dell’imprenditore. «Al di là dell’appartenenza politica la scomparsa di Massimo Bossi scuote indistintamente tutta la città Gallarate. Il Massimo che ho avuto modo di conoscere in questi 5 anni era una persona schietta, appassionata del suo lavoro e della sua impresa che negli ultimi anni era cresciuta esponenzialmente. Parlava spesso dei suoi figli e del suo impegno sociale». Massimo Bossi nel 2007, dopo l’improvvisa scomparsa della sorella Luisa, era stato tra i fondatori del gruppo “Amici di Luisa”, attivo nell’ambito dell’associazione Aciss Onlus per la realizzazione di un reparto maternità in un ospedale del Burundi, ma poi anche a sostegno dei terremotati del Centro Italia.

Lo sconcerto

Sono tantissimi i messaggi di addio che stanno giungendo in particolare dal mondo della politica gallaratese, che ha visto Massimo Bossi a lungo protagonista, come segretario cittadino di Forza Italia, consigliere comunale e provinciale, assessore e sindaco “reggente” ai tempi delle dimissioni anticipate di Nicola Mucci. «Grazie per tutto Massimo. Non ho parole» lo sconcerto di Germano Dall’Igna, consigliere forzista di Gallarate. «Con grande e profonda tristezza, saluto un amico guerriero di tante battaglie vissute insieme» lo ricorda il consigliere provinciale e presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Gallarate Giuseppe De Bernardi Martignoni.

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