Vacanze finite, a Busto avanti con il rimpasto di giunta. Ma quando?

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BUSTO ARSIZIO – Ci vuole meno tempo a formare il nuovo governo che non la giunta di Busto Arsizio. Esecutivo da rinnovare e per il quale sindaco, partiti, gruppi, gruppuscoli e singoli interessati alla faccenda brigano da settimane, oramai. La pausa ferragostana ha inciso sicuramente, ma dopo una faticosa e lunga trattativa, tra conferme, veti, smentite e incazzature. Così, da almeno una quindicina di giorni, tutto tace. Come se non ci fosse un domani. O, per essere maligni, come la quiete prima della tempesta. Che però nel nostro caso non è prevista. Infatti, a meno di colpi di scena, dovremmo essere al dunque: per domani, giovedì 29, al rientro del primo cittadino dal legittimo periodo di riposo è convocata una riunione di giunta, ma con l’organigramma ancora da completare con l’ingresso dei nuovi assessori. I quali sono in lista d’attesa, cioè attendono che il primo cittadino li nomini.

Assessori in lista d’attesa

Sono la berlusconiana Laura Rogora, che prenderà il posto del giubilato Alessandro Chiesa; il ciellino, rappresentante dei civici, Osvaldo Attolini in luogo della dimissionaria Miriam Arabini e il leghista Giorgio Mariani al posto di Isabella Tovaglieri, eletta in Europa. Per la prima, Emanuele Antonelli dovrebbe riservare la delega allo Sport, ad Attolini i Servizi Sociali e a Mariani, obtorto collo, l’Urbanistica. Il motivo per cui il primo cittadino assegnerà malvolentieri l’Urbanistica a Mariani è noto: avrebbe preferito altri nomi, ma la Lega ha tenuto duro dopo la rinuncia di Alessandro Albani: l’assessore lo designiamo noi. Punto.
Per gli altri, cioè Gigi Farioli, Max Rogora, Paola Magugliani e Manuela Maffioli sono previsti ritocchi nelle loro competenze. La più significativa: a Paola Magugliani viene assegnato il delicato settore del Bilancio. Vice sindaco dovrebbe essere nominata Manuela Maffioli.

Tempo perso

Tutto questo ancora sulla carta. Perché Antonelli oppone e dispone, per sua volontà e per procedure di legge. Difficile però pensare a ulteriori code delle trattative, a ripensamenti e a confronti non più in agenda. I tempi tecnici, una volta che tutta la squadra avrà terminato le ferie e sarà presente in città, dovrebbero consentire già nei primi giorni di settimana prossima di varare la nuova giunta. Anche perché, checché ne dicano alcuni dei diretti interessati, si è già perso troppo tempo per un rimpasto che in normali condizioni politiche e di rapporti personali si sarebbe esaurito in un paio di giorni. Ma a Palazzo Gilardoni a volte si complicano anche le cose più semplici a causa di una serie di motivazioni che non vale la pena ricordare, evitando così di urtare certe suscettibilità che con la politica in senso stretto hanno poco o niente da spartire.

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