VARESE – Gli Alpini in campo per la Colletta Alimentare: la sezione dell’ANA di Varese, presieduta da Franco Montalto, con i suoi 78 Gruppi Alpini locali, metterà alcune centinaia di volontari a disposizione del Banco Alimentare, che organizza la raccolta di derrate alimentare per i bisognosi il prossimo sabato 30 novembre.
Alleanza Alpini-Banco Alimentare
L’appuntamento con la Colletta Alimentare, l’evento di solidarietà più partecipato in Italia, coinvolge da 22 anni centinaia di migliaia di persone che, attraverso un gesto di grande semplicità ma di sicura ed estrema efficacia, si mettono a disposizione per aiutare i più poveri. Tra le organizzazioni che da sempre affiancano il Banco Alimentare c’è l’Associazione Nazionale Alpini. In particolare la Sezione ANA di Varese, guidata dal Presidente Franco Montalto offre agli organizzatori della Colletta Alimentare un significativo apporto di volontari, con alcune centinaia di alpini distribuiti nei vari vari punti vendita che aderiscono all’iniziativa. Una collaborazione che, sul territorio della provincia di Varese, si svilupperà in tutte le 10 Zone di competenza della Sezione ANA di Varese, con le “penne nere” che affiancheranno i volontari del Banco Alimentare.
«Uniamoci tutti agli alpini»
«La qualità di questa partecipazione è però duplice – spiega l’Alpino Franco Montalto – da un lato gli alpini offrono braccia robuste e una garanzia di presenza certa ed operosa; dall’altro portano il loro Cappello con la penna, così che agli occhi dei cittadini il bellissimo gesto di donare cibo per i più poveri si sovrappone alla consapevolezza che dove vi sono gli alpini vi è garanzia di generosità disinteressata. Uno stile che certamente accomuna ANA e Banco Alimentare ma che il simbolo della penna nera rende evidente senza alcuna necessità di mediazione». Di qui l’appello alla partecipazione alla Giornata della Colletta Alimentare del 30 novembre: «Uniamoci tutti agli alpini della Sezione di Varese per aiutare le centinaia di migliaia di persone che in Italia soffrono la povertà: acquistiamo e doniamo alimenti a lunga conservazione, che poi la rete del Banco Alimentare distribuirà alle strutture caritative convenzionate perché il nostro aiuto giunga nelle mani di chi soffre».