Varese celebra la Virgo Fidelis e attende la visita del Capitano Ultimo

varese virgo fidelis 2021

VARESE – «Servire lo Stato rischia di rimanere un’affermazione generica. Si servono i cittadini, o meglio, le persone». Con queste parole, (ieri sera, lunedì 22 novembre), il prevosto, monsignor Luigi Panighetti, si è rivolto ai carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Varese riuniti nella basilica di San Vittore per partecipare alla celebrazione eucaristica in onore della loro patrona, la “Virgo Fidelis”.

I presenti

Alla cerimonia, accanto al comandante provinciale dell’Arma, colonnello Gianluca Piasentin, e al comandante della Compagnia del capoluogo, capitano Chiara Crupi, hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto, Dario Caputo, il sindaco, Davide Galimberti, il presidente della Provincia, Emanuele Antonelli, il procuratore della Repubblica, Daniela Borgonovo, il questore, Michele Morelli, i comandanti provinciali della Guardia di finanza, generale Crescenzo Sciaraffa, e dei Vigili del fuoco, Antonio Albanese e il generale Uberto Incisa di Camerana, comandante della Brigata di supporto del Corpo d’armata di reazione rapida Nato di stanza alla caserma “Ugo Mara” di Solbiate Olona.

Presenza viva

All’omelia della messa, concelebrata con il cappellano militare emerito della Legione carabinieri “Lazio”, monsignor Gabriele Castelli, e il cappellano della Polizia di Stato, don Giorgio Spada, il prevosto, dopo aver riconosciuto ai militari dell’Arma di aver dato prova di grande attenzione alle persone durante la grave pandemia che da quasi due anni sta affliggendo l’umanità, ha aggiunto: «Voi siete presenza viva a servizio delle persone più svantaggiate, più vulnerabili, più deboli. Sotto lo sguardo di Maria, siete testimonianza civile della logica della fraternità e della familiarità insegnata da Gesù che non dipende da vincoli di generazione fisica. Ciascuno di voi – ha concluso monsignor Panighetti – è chiamato a custodire e a far crescere questo patrimonio che non è solo civile ma, anche umano».

La Virgo fidelis

Al termine della celebrazione, accompagnata all’organo da Davide Paleari, il colonnello Piasentin ha ricordato le origini della festa della patrona dei Carabinieri che si celebra ogni anno, il 21 novembre, nel giorno in cui la Chiesa onora la memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria. Sulle note del silenzio d’ordinanza eseguito dal trombettiere, presidente della sezione di Morazzone dell’Associazione nazionale bersaglieri, Lorenzo Poretti, è stato osservato un momento di raccoglimento in onore dei carabinieri caduti nella battaglia di Culqualber, in Abissinia, nel corso della Seconda guerra mondiale, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario. Nello stesso giorno in cui celebrano la festa della loro patrona, i Carabinieri d’Italia celebrano anche la “Giornata dell’orfano”.

Il luogotenente in congedo Mario Evangelista dona al prevosto di Varese una scultura in cartapesta

Un particolare pensiero è stato rivolto dal colonnello Piasentin a Cinzia Ticli, figlia del ventiquattrenne carabiniere, “Medaglia d’argento al valor militare alla memoria”, Roberto Ticli, che la sera del 1 ottobre 1990, a Porto Ceresio, cadde sotto i colpi di un malvivente che aveva cercato di identificare. Con lei e la madre, erano presenti in basilica anche altre tre vedove di carabinieri caduti in servizio e Roberto Pietrocola, nipote del brigadiere, “Medaglia d’oro al valor militare”, Salvatore Pietrocola, caduto nel corso della Guerra d’Etiopia e al quale, è intitolata la sezione cittadina dell’Associazione nazionale carabinieri.

L’arrivo del “Capitano Ultimo”

Al termine della cerimonia, le autorità si sono trasferite nella vicina sede di via Romagnosi della sezione Anc dove, il presidente, Roberto Leonardi, ha presentato la mostra allestita dal luogotenente in congedo, Mario Evangelista, visitabile fino alla vigilia di Natale, che propone una quarantina di opere ispirate all’Arma e ai suoi simboli istituzionali. Entro la fine della settimana, i carabinieri della provincia di Varese vivranno altri due momenti significativi. Venerdì prossimo, 26 novembre, a distanza di tre anni dalla sua prima visita in città, torna a Varese il “Capitano Ultimo”, l’ufficiale in congedo dell’Arma che, il 15 gennaio 1993, guidò l’operazione della Crimor, l’unità militare combattente del Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri che portò alla cattura del “boss dei boss” di Cosa nostra, Totò Riina. “Ultimo”, in mattinata, incontrerà gli studenti dell’Isis “Valceresio” di Bisuschio mentre, nel tardo pomeriggio sarà ospite dell’assemblea dell’Ordine degli ingegneri al centro congressi di Ville Ponti. Infine, domenica mattina, 28 novembre, a Brinzio si terrà la solenne commemorazione del quarantesimo anniversario della morte del generale Enrico Riziero Galvaligi, assassinato a Roma dalle Brigate rosse la sera del 31 dicembre 1980.