Varese, arriva la cucina mobile per i senza tetto: 50 pasti con il food truck di Arca

varese food truck senza tetto

VARESE – Un nuovo food truck dotato di fornelli, forno e bollitori che ogni domenica sera distribuisce 50 pasti caldi e completi alle persone senza dimora che vivono per strada a Varese. È questo il nuovo servizio della Cucina Mobile messa a disposizione in città da Fondazione Progetto Arca, onlus attiva in Lombardia con azioni di supporto alle persone più fragili ed emarginate. Il servizio, nato e collaudato a Milano durante la pandemia, fornisce sostegno a chi vive in strada e non ha accesso al cibo sano ed equilibrato.

Il progetto

«L’idea della Cucina Mobile è nata durante i primi mesi di pandemia, quando i nostri operatori e volontari durante le Unità di strada a Milano incontravano persone che non potevano usufruire dei servizi pubblici come le mense, chiuse per il lockdown, per rifocillarsi e proteggersi – racconta Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca – Così, grazie all’aiuto di molti e generosi donatori, grandi aziende ma anche singoli cittadini, siamo riusciti ad acquistare il food truck, attrezzandolo per metterlo al servizio di chi ha meno tutte le sere. Siamo orgogliosi di poter avviare ora il servizio anche a Varese; nei prossimi mesi l’obiettivo è di essere presenti in altre città italiane, come Roma, Napoli e Torino, dove sono numerose le persone che dimorano per strada».

Pasti caldi

Il food truck distribuisce pasti caldi e buoni, che forniscono un apporto nutrizionale sano ed equilibrato. Alle persone che si rivolgono alla Cucina Mobile per il pasto serale, vengono anche consegnati all’occorrenza beni di prima necessità, come indumenti e kit igienici, oltre a un sacchetto contenente bevande e cibi per la prima colazione del giorno successivo.

«Il servizio della Cucina Mobile – afferma l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – garantisce, insieme alla consegna dei pasti, anche momenti di dialogo con operatori qualificati, necessari a orientare le persone in difficoltà e senza riparo ai servizi assistenziali e sanitari sul territorio. Il cibo, infatti, oltre a essere un sostegno concreto in risposta a un bisogno primario, ha un importante valore di relazione e può essere il primo passo verso una presa in carico più strutturata della persona fragile, avviandola a un percorso di accoglienza e reinserimento sociale. Ringrazio la Fondazione Progetto Arca per questa collaborazione importante e tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa fondamentale per non lasciare solo nessuno». Fondamentale è il contributo dei volontari dell’associazione Camminiamo Insieme, partner sul territorio di Progetto Arca.