Asili nido gratis a Varese? Elargizioni elettorali nel silenzio più totale

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VARESE – “Gli asili nidi gratis? Un’elargizione elettorale approvata nel più totale silenzio anche da chi in maggioranza avrebbe qualcosa da ridire su questa decisione”. E’ questo in sintesi quanto emerge dalla nota di Varese 2.0 in merito alla questione. Il movimento civico che fa a Daniele Zanzi, infatti, stuzzica gli esponenti di Progetto Concittadino. E anche le opposizioni che dicono in sostanza i civici sono “scomparse dai radar”.

La nota

Venghino siori e siore, venghino…

A due mesi dall’allontanamento di Daniele Zanzi, affiorano sempre più chiaramente i motivi che hanno portato il Sindaco Davide Galimberti e il suo ristretto staff a questa decisione.
Uno lo vediamo, oggi, su tutti i giornali.

La possibilità di regalare a piene mani, in piena campagna elettorale, senza che alcuno obbietti nulla, rette degli asili nido, canoni di associazioni sportive e quant’altro. La giustificazione, questa volta, è aiutare i cittadini varesini a ripartire, a rialzarsi dopo il covid (che peraltro continua ad esserci…).

Ma siamo proprio sicuri che siano di queste elargizioni che i cittadini varesini hanno bisogno? Fatte in modo indiscriminato, senza progressività, senza comprendere, o sforzarsi di farlo, le necessità reali? Senza un progetto, senza una visione, che non sia quella della rielezione ad ottobre?

E’ giusto, per fare un esempio, che una famiglia benestante con un figlio non paghi nulla, come una famiglia disagiata monoreddito o extracomunitaria? Lo chiediamo agli amici di Progetto Concittadino e di Collettiva. Dove troviamo l’equità sociale a voi tanto cara?

Regalare l’asilo a tutti, anche a chi può pagarlo, non è corretto. Non lo è, perchè quel denaro, tra l’altro, potrebbe servire ad altri servizi utili alla comunità.

O forse è più facile così, in fondo non è il momento di guardare in faccia la realtà, di prendere decisioni scomode ed impopolari, magari difficili, adesso è presto. Aspettiamo le elezioni e, se si vince, poi avremo i primi anni per rimettere a posto le cose. Adesso è il momento del consenso, dei sorrisi, delle pacche sulle spalle, dei “mettere d’accordo tutti“.

L’importante è avviare opere, l’importante è parlarne, l’importante è fare. Su cosa si stia poi facendo se ne parlerà più avanti.

E le opposizioni? Toc toc, dove siete? Va bene così anche a voi? Tanto l’importante è non pagare nulla. Davvero speriamo in una reazione, in un colpo di coda e di dignità. Servono forze libere in queste città, serve indipendenza, serve serietà. In una parola, serve civismo, perché Varese non si snatura.