I Cantieri civici fanno tappa nei parchi. Zanzi: «Rispetto per il verde di Varese»

varese cantiericivici zanzi parchi

VARESE – La difesa dei parchi cittadini e della loro vocazione, qualche critica alle Amministrazioni passate e qualche frecciata a quella presente. Pur facendone parte. I Cantieri civici, progetto di Varese 2.0, hanno fatto ieri sera la loro tappa virtuale nel verde della Città Giardino. Un’ora di conferenza e un messaggio che Daniele Zanzi, vicesindaco a Palazzo Estense, ha scandito chiaro: «Stiamo assistendo a una globalizzazione dei parchi. Occorre rispetto per il verde della città, non si può dimenticare la storia».

No alla omologazione degli interventi

«A Varese – ha affermato Zanzi – si ripetono gli stessi interventi in tutti gli spazi. Apriamo ovunque le stesse aree cani, posizioniamo gli stessi lampioni e le stesse panchine, persino gli stessi parcheggi. Invece dietro a ogni parco c’è una storia, una filosofia da preservare e incanalare».

Gli esempi sono diversi, dall’«orto botanico» delle Ville Ponti al cipresseto di Villa Toeplitz passando per il parco Zanzi alla Schiranna, dove, secondo il vice sindaco, si dovrebbe investire nel rapporto con il lago e la pista ciclabile. «Invece facciamo ovunque le stesse cose», ha aggiunto. «Prendiamo – le sue parole – i Giardini Estensi. Hanno una vocazione culturale. È inutile che ci portiamo le luci, con i pinguini e gli igloo. O le macchine agricole e quelle d’epoca “perché la cornice è bella”. Sì, è bella. Ma lo scopo è diverso, dobbiamo investire in altro. Bene per esempio che si sviluppino lì gli appuntamenti culturali. Occorre finalizzare bene i pochi soldi che ci sono».

Con Zanzi, coordinati da Alessandro Goitan, erano presenti anche Maurizio Fantoni Minella, saggista, documentarista e videomaker varesino, e il presidente dell’associazione “Utopia tropicale” Riccardo Cucchiani.

Per Varese un regolamento del verde ad hoc

Altro tema toccato durante la conferenza quello del regolamento del verde pubblico e privato, approvato dalla Giunta la scorsa settimana e che sarà presentato in Consiglio comunale. «Varese – ha affermato Zanzi – meriterebbe un testo in grado di valorizzare la città, non un regolamentino che va bene da Bolzano a Catania. Ci serve una visione anche per i parchi privati, invece si stenta a realizzare questo».

«Siamo arrivati all’assurdo – ha proseguito il vicesindaco – di mettere un campo da calcio in erba sintetica nel cipresseto topiario di Villa Toeplitz, dove un tempo si facevano esibizioni culturali e di danza. È una vergogna che da l’idea di come molte volte si ragioni da manovali, da persone che non guardano in avanti. Se la risposta è che “i bambini ci vanno” allora abbiamo una visione distorta».

I numeri della Città Giardino e il super assessorato

Che Varese sia, quanto a verde pubblico e giardini, in una posizione privilegiata lo testimoniano i numeri: è l’unico capoluogo di provincia ad avere ventinove parchi storici tutelati, sei dei quali sono pubblici. Il verde storico pubblico raggiunge i 350mila metri quadrati, mentre i ventitré privati toccano quota 3 milioni e mezzo. Tutto senza considerare i 121 parchi tutelati dal Piano di governo del territorio.

«Non è un caso – le parole di Zanzi – se il 70% del nostro territorio è tutelato, contro una media del 40/42% delle altre città. Ma a caratterizzarci, oltre alla quantità, sono la qualità dei luoghi e la diversità delle specie. È anche per valorizzare questo che, già negli anni Ottanta, proposi un super assessorato che unisca Turismo, Cultura e Ambiente. Un assessorato che valga quasi al pari di quello al Bilancio o ai Lavori pubblici».

Uno spunto che Varese 2.0 lascia aperto, così come aperto resta il futuro elettorale della lista. Che venerdì prossimo toccherà, sempre in diretta sui social network, un altro punto delicato: “Priorità e cambi di rotta nel Piano di governo del territorio”.

varese cantiericivici zanzi parchi – MALPENSA24