Varese commemora il Giorno dell’unità nazionale e delle Forze armate

VARESE – Con la celebrazione del Giorno dell’unità nazionale e della Giornata delle Forze armate, oggi la città, oltre a ricordare il sacrificio di coloro che, nei vari conflitti, hanno immolato la loro vita per il Paese, ha voluto esprimere alle Forze armate la propria gratitudine per l’importante ruolo svolto negli ultimi venti mesi nell’opera di supporto alle autorità sanitarie nella gestione dell’emergenza pandemica.

Giornata delle Forze armate

La cerimonia ufficiale, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del prefetto, Dario Caputo, del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e del presidente della Provincia, Emanuele Antonelli, si è svolta questa mattina in piazza San Vittore. Tra le autorità, erano presenti anche il vicequestore vicario, Carlo Mazza, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gianluca Piasentin, e della Guardia di finanza, generale Crescenzo Sciaraffa, il dirigente della Polizia penitenziaria del carcere del capoluogo, Alessandro Croci, il prevosto, monsignor Luigi Panighetti, e l’ispettrice delle infermiere volontarie dell’ispettorato cittadino della Croce rossa italiana, Monica Malnati.

Il momento celebrativo si è aperto con gli onori resi al prefetto che, insieme al generale Uberto Incisa di Camerana, comandante della Brigata di supporto del Corpo d’armata di reazione rapida Nato di stanza alla caserma Ugo Mara di Solbiate Olona, ha passato in rassegna il picchetto di ventisette militari agli ordini del maresciallo Pietro Menditto e lo schieramento formato dalle rappresentanze delle varie associazioni d’Arma, della Croce rossa italiana e della Protezione civile. Presenti alla cerimonia anche i vigili del fuoco del comando provinciale con il loro comandante, Antonio Albanese.

Originale la cerimonia dell’alzabandiera con due finanzieri che hanno issato il tricolore su un particolare pennone realizzato con l’ausilio di un’autoscala dei vigili del fuoco. Il prefetto, il presidente della Regione, il presidente della Provincia, il sindaco, il generale Incisa di Camerana e il presidente di Assoarma e Unuci Varese, Vincenzo Agrifoglio, hanno quindi accompagnato la corona d’alloro portata da due carabinieri in grande uniforme speciale che è stata deposta ai piedi delle lapidi che sotto l’Arco Mera ricordano i Caduti varesini. I vari momenti della cerimonia, alla quale hanno presenziato anche i gonfaloni della Provincia e del comune di Varese e un gruppo “bandiera” con quattro rievocatori del Carosello storico “Tre leoni” di Somma Lombardo, sono stati accompagnati dalle note della Banda musicale comunale di Marchirolo diretta dal maestro Fabrizio Rocca.

Nel suo intervento, il sindaco Galimberti, dopo aver affermato che il IV Novembre «è la festa di tutto il popolo italiano» e che la sua commemorazione «ci aiuta a ricordare tutte le persone che hanno dato la vita per la nostra Patria», ha sottolineato il fatto che le Forze armate «nella gestione dell’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, vera guerra del nostro tempo, sono state fondamentali diventando protagoniste di una grande azione coordinata per la sicurezza di tutta la popolazione». Ruolo, che anche il presidente della Regione Fontana ha definito «fondamentale nel rassicurare, nel portare aiuto concreto e nel determinare il successo della campagna vaccinale». Infine, da segnalare le particolari misure di sicurezza adottate dagli organizzatori con anche due bersaglieri armati con arma lunga posizionati ai due lati della basilica di San Vittore.