Galimberti tira le somme: «Recuperati finanziamenti per 100 milioni di euro»

Varese giunta bilancio

VARESE – Cinque anni di amministrazione Galimberti in due numeri, ovvero 100 milioni di euro in finanziamenti regionali, governativi ed europei e 77 milioni di euro investiti per i quartieri, oltre ai lavori di ordinaria manutenzione; e in due parole, quelle più ricorrenti nella conferenza stampa: metodo e lavoro di squadra.

Davide Galimberti e tutti i suoi assessori (alcuni presenti di persona, tutti gli altri collegati da remoto) hanno illustrato il lavoro di di mandato. Un “conferenzone” (tenutosi oggi martedì 17 agosto a Palazzo Estense), dove ogni componente di giunta ha evitato di snocciolare (o ridotto all’osso) l’elenco delle cose fatte (e di quelle da avviare) per fare corposa sintesi sul metodo, sul senso di squadra e soprattutto sull’interazione e la trasversalità di tutti i temi e di molti dei progetti firmati dal governo cittadino. Insomma accento sul “fare”, ma anche sul “come” è stato fatto. Senza dimenticare la spina dorsale di tutte le amministrazioni, cioè i quattrini: dove sono stati cercati, come sono arrivati e dove sono stati destinati.

I numeri di Galimberti

Ad aprire la carrellata di interventi è stato il primo cittadino. Il quale ha piantato due paletti numerici: «Abbiamo ottenuto più di 100 milioni di euro di finanziamenti. In passato – ha detto Galimberti – il Comune non ha mai brillato per capacità di introiettare risorse da Regione Governo ed Europa. E il dato che abbiamo segnato è frutto della capacità di dialogo con le istruzioni superiori, al di là del colore politico e segno della forte valenza progettuale». E ancora: «Abbiamo investito nei quartieri 77 milioni 500 mila euro. Nello nostro programma del 2016 avevamo previsto investimenti per 29 milioni di euro. Che in questi cinque anni sono diventati 77. Esclusi gli interventi di ordinaria amministrazione». L’ultimo numero è negativo: «Abbiamo ereditato un Bilancio che segnava una predita di 6 milioni di euro. Un meno che ha condizionato la capacità di investimento, colmata alla grande dai numeri elencati sopra e nonostante la pandemia che condizionato e gravato sugli ultimi due anni di amministrazione».

Dato, quello del disavanzo, ripreso anche dall’assessore al Bilancio Cristina Buzzetti, «perché quel passivo ci ha reso zoppi. Come amministrazione abbiamo dovuto lavorare per ripianare quella perdita, ma anche per trovare nuovi investimenti e garantire lo sviluppo della città».

Condivisione e approccio non ideologico

Il trasloco del mercato come simbolo della condivisione delle scelte amministrative sulla città e l’avvio di progetti ereditati dal passato come testimonianza di un approccio non ideologico. Ivana Perusin, vicesindaco e assessore alle Attività produttive, ha spinto (è il suo settore) sul trasloco del mercato in piazza Repubblica: «Il metodo usato appunto. Un’operazione delicata che ha coinvolto 350 ambulanti, ma anche i commercianti della zona. Per questo abbiamo avviato un percorso di condivisione con ambulanti e associazioni di categoria per capire la giusta location, ma anche i tempi dello spostamento».

Le opere firmate non sono tutte “farina del sacco” di questo amministrazione. «Noi – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati – abbiamo chiuso partite irrisolte e pregresse come il parcheggio di via Staurenghi, piazza Repubblica, il recupero dell’ex caserma Garibaldi e il tema della viabilità. Interventi di cui si parlava da decenni senza vedere risultati. E l’abbiamo fatto con un approccio non ideologico, ma con l’obiettivo di chiudere problemi aperti e mai risolti nel concreto».

Varese respira: meno 40% di emissioni

Di riduzione delle emissioni grazie agli interventi di efficientamento energetico su una quarantina di edifici comunali, «meno il 40% entro il 2030»; di investimenti a favore dello sport e a tutti i livelli: «Dalle grandi strutture come Palaghiaccio, Palazzetto e Schiranna, agli interventi sulle palestre scolastiche e senza dimenticare l’attività sportiva di base inserita nei servizi del dopo scuola», ne ha parlato l’assessore alla partita Dino De Simone. Il quale, per stare in tema “scuola”, ha anticipato l’intervento di Rossella Dimaggio, assessore ai Servizi educativi. «Riorganizzazione delle rette calcolate sulla base dell’Isee – ha spiegato l’assessore – Riorganizzazione dei servizi, in particolare del doposcuola e del servizio mensa, che potrà contare su un nuovo centro cottura. E quello che considero un fiore all’occhiello di questo mandato, ovvero gli asilo nido gratis fiore all’occhiello».

I nuovi fragili

La pandemia ha fatto schizzare il numero delle famiglie o dei singoli cittadini che necessitano di un sostegno da parte del Comune. Sono circa 4.500 le persone a carico dei Servizi Sociali. «E l’investimento fatto è stato di 65 milioni di euro – ha detto l’assessore Roberto Molinari – Una cifra importante che ci ha permesso di non lasciare indietro nessuno. Nemmeno coloro che si trovavano su quel sottile filo che divide “il riuscire a essere autonomi” dal bisogno. Il Covid ha inciso in maniera preoccupante proprio in quella zona grigia». Molinari poi ha dedicato una riflessione «al nuovo centro diurno di piazzale Kennedy. Una struttura che ci permetterà di riannodare i fili di socialità che il Covid ha momentaneamente tagliato».

Entrato in corsa

Raffaele Catalano è assessore alla Sicurezza da pochi mesi (è stato nominato a fine maggio scorso). «Poco tempo – dice – per commentare i numeri e tutto il lavoro fatto. Abbastanza per sottolineare due aspetti: l’importanza del controllo di vicinato e il ruolo dell’ufficio di protezione civile, istituito nel 2018 prima del Covid e che ha permesso a tutti di vedere l’importanza dell’impegno dei volontari. Soprattutto all’hub della Schiranna».

I segni del Covid

Tutte le amministrazioni (e Varese non fa eccezione) hanno dovuto fare i conti con la pandemia. E tra i settori amministrativi, chi più chi meno, ha pagato dazio al virus e alle azioni messe in atto per contenere i contagi. Tra questi c’è certamente il Turismo, «assessorato – spiega Fabrizio Lovato – di recente creazione e che è stato evidentemente penalizzato. O meglio che ha dovuto lavorare in maniera differente rispetto a una situazione normale. Eppure anche qui non sono mancate soddisfazioni. Penso ad esempio alla grande mostra su Guttuso, che ha richiamato 20 mila visitatori».

Il mondo dei giovani

Delle politiche giovanili ha parlato l’assessore Francesca Strazzi: «Abbiamo effettuato un monitoraggio per capire quanto i giovani partecipano alle iniziative comunali o promosse in collaborazione con i nostri partner. Abbiamo messo in campo iniziative per stimolare i giovani alla partecipazione e alla conoscenza della vita amministrativa».