VARESE – Il sindaco uscente e candidato per il centrosinistra Davide Galimberti ha presentato ieri, sabato 17 aprile, la sua coalizione. Che conta anche il Movimento 5Stelle. «Quale la differenza rispetto alla scorsa presentazione avvenuta alla fine del 2020? – commenta Mauro Gregori, fondatore de La Civica ed ex consigliere proprio della maggioranza guidata da Galimberti – La presenza nel gruppo del Movimento 5Stelle».
Il sindaco che ignora gli alleati
Gregori puntualizza: «Alcuni dei presenti avevano detto: “Mai con i 5Stelle“. A quanto pare la necessità fa virtù. E si dimentica tutto in cambio di un posticino al sole di piazza Repubblica». Galimberti ha presentato la coalizione proprio in piazza Repubblica. «Incomprensibile non unirsi su programmi netti e condivisi ma semplicemente con delle sigle e relativo simbolo – prosegue Gregori – Però così è stato. Notoriamente, da 5 anni, il sindaco uscente non ascolta gli alleati (motivo dell’assenza nella foto di gruppo del movimento Varese 2.0 del vicesindaco Zanzi), a meno che sia costretto a farlo dalla loro forza elettorale».
I partitini davanti al fatto compiuto
«E questa foto testimonia drammaticamente lo scarso peso delle “sigle” che oggi lo appoggiano nella corsa elettorale di ottobre. A parte il Pd ovviamente. Il mio consiglio a chi si approccia ora a Galimberti così come stanno facendo Più Europa ed i 5Stelle? – dice il fondatore de La Civica –
Patti chiari ed amicizia lunga. Altrimenti ogni vostra idea sarà disattesa, ciò che verrà fatto lo verrete a sapere solo dopo, mai prima». E Gregori chiude con un affondo: «I partitini, inesistenti in città negli ultimi 5 anni, che oggi lo appoggiano avranno purtroppo sempre un ruolo marginale all’interno della possibile, e non so se auspicabile, giunta Galimberti (nel caso vinca ovvio). Provare per credere. Mi saprete dire: io ho gia’ provato».
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