Varese, via ai lavori all’hotel dei disperati. La Fondazione Ascoli accende Il Faro

VARESE – Inizia una nuova vita l’edificio all’ingresso della città e conosciuto come l’hotel dei disperati. L’avvocato Marco Ascoli ha definito questo giorno (10 dicembre) storico e ha dato appuntamento al prossimo Natale: «Oggi parte il cantiere di riqualificazione della palazzina abbandonata e degradata che si affaccia su largo Flaiano, dove sono in corso anche i lavori per la nuova viabilità. Con il recupero dell’immobile e la fine dei lavori viabilistici Varese avrà un ingresso degno di una città capoluogo».

Con queste parole Marco Ascoli ha introdotto la presentazione del progetto, che comporta il recupero della palazzina conosciuta come l’hotel dei disperati, poiché abbandonata da anni e frequentata, fino a poche settimane fa, dai senza tetto nonostante fosse “sigillata”. Per la palazzina, che si affaccia su largo Flaiano, inizia così una nuova storia. L’immobile, infatti, oltre alla sede della Fondazione Ascoli (che ha acquistato l’immobile e investito sul recupero) avrà spazi destinati a ospitare i famigliari dei ricoverati al Circolo, ma in particolare al Del Ponte e i giovani ricercatori dell’università dell’Insubria, oltre a diventare punto di riferimento delle associazioni che operano nelle rete sanitaria cittadina.

Il progetto

Il progetto, curato dall’architetto Elena Brusa Pasquè, prevede la realizzazione 9 appartamenti di 2 monolocali e 7 bilocali. Con grande attenzione al verde, aspetto curato da Daniele Zanzi. Oltre all’aspetto estetico, «perché il bello aiuta a salvare il mondo», ha detto Elena Brusa Pasquè, prevede anche un profondo intervento per rendere l’edificio accessibile (zero barriere architettoniche), a basso impatto ambientale e strutturalmente solido. Un investimento che supera il milione di euro. Importo che verrà coperto sia con fondi propri della Fondazione Ascoli e con donazioni di imprenditori del territorio e cittadini.

Le dichiarazioni

«Questo della Fondazione è un regalo che fa alla città e al sistema sanitario varesino – ha detto il sindaco Davide Galimberti – Un progetto che ha un’importanza urbanistica, ma anche sociale poiché diventerà davvero un Faro per il mondo del volontariato. L’intervento poi si inserisce in un contesto di riqualificazione più ampio. Entro fine anno verranno ultimati i lavori ai sottoservizi nelle vie che confluiscono in largo Flaiano. E a inizio 2022 i lavori entreranno davvero nel vivo»

Il consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti ha ricordato che «qui vicino c’è l’ospedale Del Ponte con il quale è stato avviato il percorso per far rientrare il presidio ospedaliero tra gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). E questo progetto della Fondazione dà ancora più valore a questa eccellenza sanitaria della città e non solo».

Il rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue ha ricordato «l’importanza della collaborazione tra le istituzioni. E’ dal dialogo che nascono le idee, belle come questa del Faro, che accoglierà chi arriva a Varese e che sarà anche vissuta da giovani medici e giovani ricercatori della nostra università. Ateneo che sta lavorando con le istituzioni per fare di Varese una vera unità universitaria».

Ha chiuso gli interventi istituzionali il governatore della Lombardia Attilio Fontana: «La Fondazione è ormai parte della nostra città e in questi anni ha sempre dato un aiuto concreto al mondo sanitario. Ma con questo progetto ha alzato ancor di più l’asticella. Poiché è progetto sanitario che però interessa non solo il malato, ma anche i famigliari. Segno della sensibilità della Fondazione guidata dall’avvocato Marco Ascoli»

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