La Fondazione Ascoli “cambia la vita” all’hotel dei disperati

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La palazzina di largo Flaiano: com'è. E come sarà grazie alla Fondazione Ascoli

VARESE – Rinasce un angolo di città. Quello occupato dalla palazzina abbandonata e sigillata da anni e che si affaccia su largo Flaiano. Grazie alla Fondazione Ascoli, che ha acquistato l’immobile all’asta e che farà dell’hotel dei disperati (così è stata battezzata la palazzina degradata) in un fulcro residenziale e sociale al servizio degli ospedali (in particolare al Del Ponte) e dell’università.

Il progetto di rinascita

Il progetto, curato dall’architetto Elena Brusa Pasquè, prevede la realizzazione 9 appartamenti di 2 monolocali e 7 bilocali. Destinata ospitare i famigliari di pazienti ricoverati nei vicini ospedali, ma anche ricercatori dell’università dell’Insubria. Oltre alla sede della Fondazione Ascoli, una presenza che darà un segnale di grande vicinanza a chi ne ha bisogno, ospiterà anche altre associazioni impegnate in ambito socio ospedaliero. Il progetto di recupero, oltre all’aspetto estetico prevede anche un profondo intervento per rendere l’edificio accessibile (zero barriere architettoniche), a basso impatto ambientale e strutturalmente solido. Poiché si tratta di una costruzione realizzata in economia e che ora richiede opere di consolidamento. Un investimento che supera il milione di euro. Importo che verrà coperto sia con fondi propri della Fondazione Ascoli e con donazioni di imprenditori del territorio e cittadini.

Posizione strategica

Il recupero della palazzina oggi degradata si inserisce in un progetto di riqualificazione più ampio. Ovvero la rivoluzione viabilistica largo Flaiano, che andrà ad eliminare l’impianto semaforico, stravolgendo l’attuale ingresso in città. Oltre al fatto che si trova in una posizione logistica davvero favorevole: all’ingresso della città e a poca distanza dagli ospedali di Circolo e Del Ponte.

Gli interventi

Marco Ascoli presidente Fondazione Ascoli: «Presentazione del progetto di questa palazzina acquisita dalla Fondazione con un’asta. Progetto che nasce dalla necessità di procurare alloggi alle persone con parenti e familiari ricoverati all’ospedale Del Ponte. Esigenza importante poiché l’ospedale, con il nostro contributo, realizzerà alcune camere sterili».

Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia: «Complimenti alla Fondazione Ascoli e a chi la guida perché anche in questo caso hanno dimostrato di avere idee chiare e progetti concreti. Si andrà a sistemare dal punto di vista estetico una bruttura della nostra città che tra l’altro si trova proprio all’ingresso di Varese. E poi il progetto va a risolvere problemi non secondari per le persone che devono affrontare una malattia. Problemi non strettamente sanitari, ma neppure secondari a queste situazioni. In ultimo vorrei sottolineare la collaborazione, molto solida tra il pubblico e il privato».

Davide Galimberti, sindaco di Varese: «Stiamo parlando non di una semplice riqualificazione, già di per sé importante. Bensì di un progetto a supporto del sistema sanitario della nostra città e del territorio. Un progetto che vede in campo una realtà importante come la Fondazione Ascoli, gli operatori della sanità, le istituzioni. E’ questo un intervento insiste su una zona della città al centro di una profonda riqualificazione viabilistica e urbana».

Daniele Zanzi, vicesindaco di Varese: «Sono contento che si potrà passare dall’hotel dei disperati a hotel della speranza. Io ricordo l’intervento che abbiamo fatto per sigillare ingressi e finestre. Si risolverà un problema di forte degrado e di occupazione abusiva, per altro risolta qualche tempo fa».

Gianni Bonelli, direttore generale Asst Sette Laghi: «Sappiamo l’importanza della Fondazione Ascoli per i tanti progetti di collaborazione che in questi anni ha portato avanti contribuendo ad ampliare l’offerta di servizi per chi fa riferimento ai nostri presidi ospedalieri cittadini».

Marco Cavallotti della direzione generale dell’università dell’Insubria: «Iniziativa utile anche per l’università e che ha un obiettivo benefico. L’Insubria sta assumendo sempre più un ruolo di propulsore dello sviluppo del territorio».