Distopie ed estremo, Andrea Manenti di Varese è tra le firme de “La nuova carne”

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Andrea Manenti

VARESE – «Il tema deciso per “Tenebre future” è la distopia: siamo quindi rimasti nell’ambito del fantastico, ma con una bella libertà di scrittura. Infatti il futuro di cui parla il mio racconto, ambientato in un’isola greca durante un disastro vulcanico, non è né lontano né molto diverso dall’attualità che viviamo; il sentimento che lo permea è di trovarsi a metà tra la decadenza di un’epoca e l’inizio di qualcosa di ignoto». C’è anche Andrea Manenti, regista pubblicitario di Varese e frontman della band L’Avversario, tra gli autori dell’ultima antologia de “La nuova carne”: la rivista online – e casa editrice – italiana dedicata alla cultura estrema ha invitato per l’occasione firme come Lucio Besana, premio Solinas, e Caleb Battiago, premio Bram Stoker, nonché diversi premi Urania.

La poesia “Dio del cemento”

Come ha spiegato Manenti, tutto è nato dall’incontro online con la poesia “Dio del cemento” di Alessandro Pedretta, curatore del progetto insieme a Stefano Spataro: «L’aveva postata un mio contatto su Facebook: leggendola pensai subito che era molto bella, anche perché stavo lavorando a degli spot sulle motociclette e forse avrei potuto utilizzarla. Poi non avvenne ma in ogni caso mi aveva veramente attirato, mi aveva toccato il suo stile post-nucleare: ne cercai subito l’autore e gli chiesi l’amicizia. Proprio in quei giorni nasceva “La nuova carne” e cominciai a seguirla, a leggerne gli articoli. Quando poi mi ritrovai tra le mani “Carie”, un racconto che avevo scritto, decisi di prendere il coraggio e inviarlo, magari mi avrebbero risposto: ebbe la loro approvazione e lo pubblicarono».

Lovecraft protagonista della prima antologia a tema

«All’epoca – era il 2018 – non mi ero ancora trasferito a Roma», ha ricordato Manenti. «Per “La nuova carne” ho poi pubblicato “Uomini contro manzi”, finito in “Carneide”, e “Il koala”, tutti online. A quel punto, nel gruppo interno che comprende Sergio Di Vitantonio, Alessio Bacci, Giorgio Castriota Skanderbegh e Andrea Garagiola è nata la proposta di realizzare una raccolta di racconti destinati a uscire solo su carta e incentrati sull’immaginario dello scrittore Howard Phillips Lovecraft. È così arrivata, parecchio tempo dopo a causa della pandemia, “Novocarnomicon”, prima antologia con un tema comune: contiene “L’equivalente”, che considero una delle mie storie migliori. Sull’onda del fatto che ai “ministri novocarnisti” è piaciuta molto, mi hanno chiesto di scriverne un’altra per “Tenebre future”; nel frattempo è uscita anche “Ottocentocarnista”, raccolta ispirata alla letteratura gotica a cui però non ho partecipato».

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L’antologia “Tenebre future”

Il romanzo in preparazione per il 2023

«Scrivo solo su “La nuova carne”, e non ho mai cercato altro», ha sottolineato Manenti. «L’ho vista nascere e sono uno di quei pochissimi che, lasciando stare l’età anagrafica, sono proprio suoi “figli”: per quanto riguarda la mia attività di scrittura devo sicuramente tutto ai creatori della rivista, perché mi hanno anche spronato ad andare avanti con questa cosa. Se non ci fossero stati probabilmente sarei ancora lì con i miei due romanzi inediti, punto e stop; invece mi hanno chiesto di farglieli leggere e nel 2023 ne pubblicheranno uno». In particolare con i racconti online dei vari autori sono state date alle stampe “Carnaio” e “Carneide”, «raccolte corpose che però contengono testi più brevi, devono stare entro diecimila battute come quelli in Rete; se ne aggiungono altre tre online de “La nuova carne” e tre antologie tematiche».

Un’anima dissacrante

“La nuova carne” ha «un’anima punk, un carattere assolutamente dissacrante che si pone abbastanza agli antipodi di certa letteratura italiana da salotto. La rivista vanta alla sue spalle un team che fa un grandissimo lavoro ed è nata con le idee molto chiare, per affacciarsi su un nuovo panorama italiano come alternativa decisamente underground ponendosi, quanto a generi letterari affrontati, tra il weird, lo splatterpunk, il cyberpunk e qualunque istanza sperimentale. Ideata per la ricerca degli estremi e ora diventata casa editrice a tutti gli effetti, tra le sue proposte annovera la rivista cartacea “Massacro”, “Silicio” – online e più rivolta all’ambito della fantascienza – e nel 2023 prevede di pubblicare quattro romanzi».

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