La Sanità incendia la campagna elettorale a Varese: lite tra Monti (Lega) e Astuti (Pd)

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Emanuele Monti e Samuele Astuti

VARESE – Sono tra i probabili candidati alle Regionali con le maggiori chance di essere eletti al Pirellone, anzi, di essere rieletti il 12 e 13 febbraio, giorni elettorali. Uno della Lega, Emanuele Monti, l’altro del Partito democratico, Samuele Astuti. Da sempre amici/nemici. Pronti a ritornare a Milano… per litigare. Liti politiche, sia chiaro, a colpi di comunicati stampa. Uno accusa, quell’altro risponde, ping pong che prende quota in campagna elettorale, manco a dire. Tema quasi sempre unico: la sanità. Del resto, Monti è presidente della relativa commissione regionale e “studia” da assessore; Astuti è tra i più titolati dem ad occuparsi di questioni appunto sanitarie.

Un match che, questa volta, prende spunto dalle case di comunità, per lo specifico quella di Laveno Mombello. Astuti: “Il presidente Fontana annuncia l’apertura di una Casa di comunità a Laveno Mombello, ma è solo l’ennesima operazione estetica fatta di insegne e nomi nuovi, muri ridipinti”. Poi, ancora: ““Non c’è da stupirsi, da mesi Fontana inaugura strutture che risultano poi essere in parte vuote, non in grado di intercettare i bisogni di salute del territorio. I cittadini dell’area di Laveno Mombello avrebbero davvero bisogno di una casa di Comunità, anche per avere un accesso alle cure alternativo al pronto soccorso di Cittiglio, gravato da troppi accessi in codice bianco e verde. Ma purtroppo non troveranno alcuna reale risposta nella struttura annunciata”.

A stretto giro di comunicato arriva la risposta di Monti: “Continua il ritornello del Partito democratico sulla sanità territoriale. Forse dimenticano che sono responsabili della mancanza di personale sanitario che sta caratterizzando tutto il Paese (non solo la Lombardia o la provincia di Varese) dovuto ai tagli perpetrati dai loro governi. La Lombardia è stata la prima regione a potenziare l’assistenza sanitaria territoriale con uno stanziamento di 2 miliardi di euro che non conosce precedenti. In assenza di idee apprendiamo che la loro unica strategia è attaccarci”. Di più: ““Nello specifico della Casa di comunità di Laveno  va ricordato come i servizi siano erogati in due sedi (Gavirate e Laveno) che progressivamente evolveranno in una casa di comunità hub e in una casa di comunità spoke. Da febbraio saranno attivi gli ambulatori specialistici di pneumologia cardiologia e diabetologia e presto sarà attivo un punto prelievi per garantire un accesso diretto dal lunedì al venerdì. Verranno attivati anche tre progetti per i malati oncologici che riguardano la delocalizzazione di alcune terapie attive di supporto e di follow up per il tumore mammario e del colon retto. Con alcune associazioni di volontariato si sta sviluppando una collaborazione per portare nella Casa di comunità due progetti di terapie complementari per i pazienti oncologici”.

Finita qui? Neanche per sogno. Ecco la controreplica di Astuti: “Purtroppo il consigliere Monti non fa che confermare quello che abbiamo sempre detto, cioè che in sostanza non c’è nulla, che continuano a inaugurare Case della salute che non hanno servizi attivi. Infatti, nella sua risposta continua a parlare di futuro, senza considerazioni concrete e attuali. Quelle fatte da Monti sono promesse che noi sentiamo ormai da anni e il vero problema è di ordine culturale. Cioè il centrodestra, e in maniera particolare la Lega, non riesce ad avere in mente le necessità delle persone. Siamo stufi di continuare a sentire che la soluzione al problema arriverà più avanti, con l’ennesimo, mirabolante progetto sperimentale. Se inauguri una Casa della comunità, la inauguri quando i servizi sono attivi. Utilizzare queste occasioni per la campagna elettorale è veramente incredibile”.

E siamo soltanto all’inizio della campagna elettorale. Ma chi ha ragione tra Monti e Astuti? La parola agli elettori, quando sarà.

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