Entrano ufficialmente in funzione le Case di Comunità di Varese e Laveno

VARESE – Dopo la Casa di Comunità di Tradate, inaugurata lo scorso 26 aprile, e quella di Arcisate, entrata in funzione a regime il 14 dicembre scorso, entrano ufficialmente in attività da oggi (mercoledì 28 dicembre) la Casa di Comunità di Varese, che si trova in viale Monte Rosa (nella foto) e, in parte, in attesa che si concludano i lavori di ristrutturazione, in via Ottorino Rossi, e quella di Laveno Mombello, che si trova in via Ceretti 8 e, in parte, a Gavirate, in via Ticino 33, dove è prevista l’attivazione, alla fine del 2024, di una Casa della Comunità spoke, integrata rispetto appunto a quella di Laveno. 

I servizi presenti

Come per Arcisate anche in questi casi la data odierna rappresenta l’avvio ufficiale, ma diversi dei servizi presenti nelle strutture sono attivi già da tempo e sono andati via via completandosi e integrandosi con le altre attività previste per le Case di Comunità, a partire dagli Infermieri di Famiglia, che a Laveno sono entrati in servizio nella primavera scorsa, mentre a Varese il servizio ha preso avvio proprio in questi giorni. Come descritto nel Pnrr e nel testo della riforma del sistema sociosanitario Lombardo, la Casa della Comunità non è semplicemente un luogo fisico, ma vuole essere un nuovo modo di concepire la sanità, più vicino al cittadino e alla sua famiglia, più completo, capace di integrare l’assistenza ospedaliera con quella sociosanitaria e sociale in un percorso di cura globale della persona.  

Pua e Infermiere di Famiglia

In particolare, i cittadini dei distretti di Varese e di Laveno, guidati rispettivamente da Brunella Mazzei e Claudio Chini, trovano innanzitutto il Punto Unico di Accesso (Pua), uno sportello multifunzione con libero accesso, aperto dal lunedì al domenica dalle 8 alle 20, che offre un servizio di informazioni, accoglienza e orientamento, ma anche una prima valutazione del bisogno di salute della persona, con la conseguente attivazione delle risposte necessarie per soddisfarlo. Il Pua è anche il punto di riferimento per chi intende accedere al servizio dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC). A Laveno, dove l’attività dell’Infermiere di Famiglia è in funzione dal febbraio di quest’anno, sono già 407 i pazienti seguiti dal team.

Gli altri servizi

Le Case della Comunità offrono anche servizi di specialistica ambulatoriale e, in particolare, di Diabetologia, Cardiologia, Pneumologia, ma anche altri, diversi per ogni sede, tenendo conto delle esigenze del contesto, oltre ai servizi diagnostici finalizzati al monitoraggio delle cronicità, in particolare elettrocardiogramma ed ecocardiografia. Ospitano anche un punto prelievi, un centro vaccinale e il servizio di Continuità assistenziale, ma anche servizi più amministrativi come lo sportello di scelta e revoca del medico di medicina generale, il servizio protesica, le certificazioni medico-legali e la profilassi del viaggiatore internazionale. Completano l’offerta i servizi sociali alla persona e alla famiglia, quali lo psicologo, l’assistente sociale, l’ostetrica, specialisti dell’area della salute mentale e assistenti sociale. 

Il polo territoriale

«Anche le Case della Comunità di Laveno e Varese sono operative, completando così l’assetto del polo territoriale in programma per il 2022 – commenta il direttore generale Gianni Bonelli – tengo anche in questa occasione a precisare che, da un lato, il lavoro di Asst Sette Laghi prosegue in entrambe queste sedi, che continueranno ad arricchirsi di servizi e strumenti, dall’altro che ogni struttura viene in un certo senso consegnata alla cittadinanza che abita in quello specifico distretto, affinchè la faccia propria, integrando i servizi che noi vi offriamo con nuovi progetti e attività che danno sostanza al principio dell’integrazione tra gli ambiti sanitario, sociosanitario e sociale. La sinergia più stretta è ovviamente quella con le Istituzioni Locali e con il Terzo Settore, in un’ottica di glocalizzazione per dare una risposta specifica e mirata alle esigenze della comunità che abita quel distretto».

Ospedale di Comunità Luino: c’è il progetto

Asst Sette Laghi comunica inoltre che è stato consegnato dallo studio tecnico incaricato il progetto esecutivo dell’Ospedale di Comunità di Luino. L’intervento (nela foto sotto una planimetria) prevede lavori per oltre 1 milione e 500mila euro, a fronte di un quadro economico complessivo di 2.212.000 euro. L’Ospedale di Comunità avrà sede al quinto piano del padiglione centrale, reso nuovamente agibile in seguito ai lavori di rifacimento della copertura. L’intervento comporterà la completa ristrutturazione del piano, che potrà così ospitare 20 posti letto di degenza, di cui uno dedicato a pazienti infettivi e pertanto in isolamento. Il piano sarà totalmente indipendente dal punto di vista impiantistico rispetto al resto della struttura, al fine di garantire le condizioni ambientali e microclimatiche specifiche per la particolare tipologia di degenti.Tutti i locali saranno predisposti in modo da ridurre al minimo eventuali interventi di riconversione e potenziamento dei posti letto in caso di emergenza pandemica. Terminato il processo di verifica e validazione del progetto, si procederà con l’affidamento delle opere, il cui inizio è previsto entro il mese di aprile, per arrivare alla consegna del reparto a fine 2023.