Bonoldi lascia la presidenza del Molina: si candida in Lavoriamo per Varese

Varese guido Bonoldi
Il sindaco Galimberti e il consigliere Guido Bonoldi

VARESE – Il presidente della Fondazione Molina Guido Bonoldi si dimette e scende in campo per sostenere la corsa di Davide Galimberti nella lista dei moderati Lavoriamo per Varese.

La notizia è rimasta sotto traccia fino a poche ore (mercoledì 11 agosto), quando Bonoldi ha rassegnato le dimissioni da presidente della Fondazione Molina. E il motivo della scelta è legata alla sua discesa in campo per le prossime elezioni nella lista dei moderati alla quale sta lavorando Stefano Malerba.

Tra una settimana il nuovo presidente del Molina

La candidatura di Guido Bonoldi è stata ufficialmente presentata nel pomeriggio a Palazzo Estense. Il sindaco Davide Galimberti ha manifestato soddisfazione per la scelta di Bonoldi e ha garantito che nel giro di una settimana la Fondazione Molina avrà un nuovo presidente. Nomina che spetta al primo cittadino. «Ma prima avrò una serie di interlocuzioni – spiega Galimberti – con i componenti del cda e anche con il prevosto».

Su Bonoldi: «Lo ringrazio per il prezioso lavoro svolto con il cda al Molina. Guido aveva due compiti da presidente della Fondazione: riavvicinare questa realtà alla città, e mi pare che l’obiettivo sia stato raggiunto dopo le note vicende del passato. Oggi la Fondazione ha di nuovo un’immagine positiva. Il secondo obiettivo era quello di recuperare lo spazio del Politeama, di cui la Fondazione è proprietaria. E grazie anche all’Accordo di programma con Regione e Università siamo riusciti a dare avvio a questo progetto per la città».

Infine, ha concluso Galimberti, «ho apprezzato la sua decisione di interrompere la sua esperienza da presidente, anche se non c’è incompatibilità, nel momento in cui ha deciso di impegnarsi con noi. Una scelta che conferma la serietà di Guido Bonoldi».

«Con Galimberti Varese è in buone mani»

La scelta di campo di Guido Bonoldi, uomo di area cielle, è chiaro che pone il tema dell’impegno in politica di Comunione e liberazione. Tanto più che, seppur non lista, al progetto moderato di Stefano Malerba lavorano altri esponenti vicini al movimento fondato da don Giussani. E Bonoldi durante la presentazione parla anche di questo. «Non posso dire che la mia scelta sia anche quella del movimento. E però vero che è maturata ed è stata condivisa anche grazie al confronto con alcuni miei amici».

Perché a sostegno di Davide Galimberti? «Perché nel sindaco ho visto una persona competente e trasparente. Poi ho fatto un cammino insieme a Stefano Malerba e ho conosciuto e apprezzato Maria Chiara Gadda. Insomma vedo qui la possibilità di poter costruire qualcosa di buono per Varese. E poi, se vince Galimberti sono più contento perché so che avrà un’attenzione cristallina nei confronti della Fondazione Molina».

Alla conferenza stampa era presenza anche Stefano Malerba, l’uomo che sta tessendo la rete di Lavoriamo per Varese. Ma il presidente del consiglio, da amante del rugby, schiva la scena e continua a lavorare nel pacchetto di mischia: «Con Bonoldi abbiamo acquisito una figura di grande spessore e con tante buone idee per la nostra città. Sono soddisfatto di come questa lista stia prendendo forma e crescendo».