Passaggio di consegne al Rotary Varese: Roberto Troian è il nuovo presidente

Da sinistra Roberto Troian e Tiziano Baretti

VARESE – Il giornalista Roberto Troian è il presidente del Rotary Varese per l’anno 2023/24. Nel consueto passaggio delle consegne del primo luglio, prende il posto del commercialista Tiziano Baretti che ha concluso il suo mandato con un’altra iniziativa che testimonia la stretta relazione tra il club, sorto nel 1928 tra i primi in Italia, e il tessuto sociale e culturale del territorio: lo stanziamento, insieme agli altri club del Gruppo Seprio, di un contributo di 17mila euro alla neocostituita Fondazione Università dell’Insubria da destinarsi a borse di studio.

Un club storico

Nel presentarsi da presidente agli 81 soci del Rotary Varese, Troian ha sottolineato come: «Il nostro è un club storico. Quasi un secolo. Un club prestigioso fatto di uomini e donne, capitani di industria, professionisti, docenti, intellettuali, artisti e letterati. Tutti insieme con una popolazione dedita al lavoro a rendere prosperi e belli questi luoghi dove vivere è un piacere. Dove non mancano però situazioni di bisogno anche importanti… Viviamo un tempo complesso, per diversi aspetti difficile. Un tempo però nel quale come nell’industria manifatturiera si stanno ricostituendo le filiere così anche nella società tanti fili si stanno riannodando. Mi piace così pensare».

Rinnovata vitalità

Il giornalista varesino, che vanta una lunga e qualificata esperienza in diverse redazioni Rai, ha poi portato un esempio recente della rinnovata vitalità che percorre il tessuto socioeconomico locale. «Parlo dello studentato diffuso nel quartiere di via Garibaldi, qui a Varese. Un esperimento di risocializzazione urbana ancora agli inizi ma, anche se così fosse, mi sembra già una buona notizia». Concludendo, Troian ha evidenziato alcuni contenuti del suo programma da presidente: «Abbiamo bisogno di alimentare con studiosi e specialisti le nostre riflessioni, per poter offrire service e, nel nostro piccolo, un po’ di speranza. Grande attenzione porrò ai temi e ai relatori delle nostre conviviali ma anche a giovani studenti e universitari. Loro han la forza della vita nuova che viene avanti e quella di insegnarci le mete vere per i prossimi decenni».