M(a)y Fiber al via a Busto. E la Fondazione Pistoletto pensa già all’edizione 2025

BUSTO ARSIZIO – «Noi torniamo. Stiamo già pensando a M(a)y Fiber 2025». L’annuncio di Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori del Terzo Paradiso per la Fondazione Pistoletto Cittadellarte, è la conferma che la presenza dell’ente che diffonde nel mondo il messaggio del Maestro Michelangelo Pistoletto non si esaurisce con le due iconiche opere esposte a Busto Arsizio per M(a)y Fiber, la Venere degli Stracci e il Terzo Paradiso. «È un impegno che ci siamo presi per il futuro».

I prossimi appuntamenti

La folla per Miniartextil

Perché quello avviato dall’amministrazione con la Fondazione è un progetto che non termina il 2 giugno – ribadisce la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli – ma prosegue grazie alla forza imprenditoriale e culturale che c’è nel nostro tessuto sociale. E Teruzzi svela già quali saranno le prossime tappe dell’impegno che la Fondazione Pistoletto Cittadellarte ha iniziato a sviluppare con la città di Busto Arsizio. «Da ottobre inizieremo un doppio percorso, con la mostra “Fashion to Reconnect” (abiti e oggetti moda come opere d’arte, che diventano strumento di sensibilizzazione per un cambiamento sociale responsabile, ndr) che prevederà anche laboratori professionali. E poi il forum dedicato a Busto Arsizio, con tavoli di lavoro con le aziende che ci hanno sostenuto ma anche gli artisti, i professionisti e le persone di qualsiasi “micro-governo” attivo in città, ovvero famiglie, gruppi, associazioni, società sportive, scuole, e tutti quei luoghi che dedidono di fare delle scelte e che vanno a indirizzare proposte da fare all’amministrazione».

Sostenibilità e partecipazione

A Busto Arsizio la Fondazione Cittadellarte «metterà a disposizione una metodologia iniziata a L’Avana a Cuba, dove siamo al nono Forum, e non da ultimo a Ginevra che ha voluto mettere nella Costituzione del Cantone il primo manifesto per il diritto al cibo». Sostenibilità, ma anche partecipazione, per incidere sulle scelte delle persone e delle istituzioni in scia all’Agenda ONU 2030 impressa nel Terzo Paradiso al Giardino Quadrato del Museo del Tessile. Perché, come ricorda Fortunato D’Amico, curatore per la Fondazione Pistoletto, «l’arte può essere utile se serve a noi umani». Non sarà dunque una toccata e fuga, quella del Maestro Pistoletto a Busto Arsizio: «Quello che più ci interessa è essere nei territori e parlare con i territori» sottolinea Teruzzi. E anche il cantiere di M(a)y Fiber 2025 può già prendere il via.

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