A Busto la Venere degli Stracci e il Terzo Paradiso di Pistoletto. Il «colpo» di M(a)y Fiber

BUSTO ARSIZIO – Il maggio della Fiber Art porta in città due opere iconiche di Michelangelo Pistoletto, artista biellese di fama internazionale: la Venere degli Stracci, che lo scorso anno era a Napoli (ed è anche finita incenerita, prima di essere ripristinata), sarà esposta al museo di Palazzo Cicogna, mentre il Terzo Paradiso, che è stata esposta alle Nazioni Unite a New York, troverà collocazione al Museo del Tessile. «Quest’anno abbiamo fatto il colpo» ammette il sindaco Emanuele Antonelli. «Con l’arte, Busto rinnova la sua identità tessile» aggiunge la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli.

Le opere di Pistoletto

Manuela Maffioli con il Maestro Michelangelo Pistoletto

Un exploit che è merito del contributo degli sponsor privati che sostengono “M(a)y Fiber Percorsi di arte e Tessile tra tradizione e sostenibilità” l’evento diffuso che dal 4 maggio al 2 giugno porterà a Busto Arsizio quattro mostre/installazioni nei due musei civici (Cicogna e Tessile) e otto eventi collaterali in sette sedi privati. L’assessorato guidato da Manuela Maffioli è riuscito infatti ad assicurarsi le due opere del maestro Pistoletto (che oggi ha 90 anni), e forse è la prima volta che un’unica città le espone in contemporanea. La celebre Venere degli Stracci, incarnazione della sintesi tra bellezza e produzione industriale, verrà allestita negli spazi delle mostre temporanee di Palazzo Marliani Cicogna utilizzando tessuti di scarto forniti da aziende del territorio impegnate sul tema della sostenibilità del tessile. Arriva a Busto dopo aver toccato tante piazze importanti, come Napoli, dove fu data alle fiamme da un piromane prima di essere ripristinata in piazza del Municipio. Il Terzo Paradiso invece, con il simbolo dell’infinito che cerca un nuovo equilibrio tra natura e società, verrà esposto nel cortile delle sale gemelle del Museo del Tessile. Come è esposto al Palazzo di Vetro dell’ONU riportando i 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030.

Busto e il suo DNA

«Molto più di un evento, per Busto è una storia che si riannoda e riparte – così definisce M(a)y Fiber la vicesindaco Manuela Maffioli – un traguardo ambizioso che la riporta alle sue origini, al suo DNA. Busto ritorna ad essere una delle capitali del tessile, che si declina nella contemporaneità e guarda alle istanze cogenti della sostenibilità». Con M(a)y Fiber «Busto ritrova se stessa – sostiene l’assessore – grazie ad un’operazione che segue l’evoluzione dei tempi e coinvolge il tessuto sociale della città», e che non si concluderà il 2 giugno con la chiusura delle mostre. «Per la città e tutti gli attori coinvolti, associazioni culturali, aziende, un centro di ricerca, privati e cultori del tessile – sottolinea Maffioli – inizia un percorso importante di arte, tessile e sostenibilità in partnership con Fondazione Pistoletto-Città dell’Arte». E Busto di scopre «città all’avanguardia», come la definisce Fortunato D’Amico, in rappresentanza della Fondazione, che ha sede a Biella (una delle capitali del tessile) e, con 280 “ambasciate” in giro per il mondo, si propone di «guidare questo percorso verso la sostenibilità», per una moda etica e rispettosa delle persone e dell’ambiente.

Torna Miniartextil

Tra le mostre c’è la quinta edizione di Miniartextil, che verrà ospitata alle sale gemelle del Museo del Tessile, con 54 opere “mini-tessili” «selezionate su oltre 200 legate al tema “Denudare feminas vestis”, che rimanda al “comense” Plinio il Vecchio nel bimillenario della sua nascita», come spiega Carlo Pozzoli di Arte&Arte, che ne cura il progetto e la realizzazione. Ospite clou di questa edizione sarà l’artista dello Zimbabwe Moffat Takadiwa, con due opere esposte. Altre quattro mostre collaterali di Miniartextil saranno ospitate, rispettivamente, nelle sedi di Studio legale A&A (“Anima sottile” di Kimiyasu Kato), De Piante Editore (“Contemporanea tradizione” di Valeria Scuteri), Studio legale Puce&Partners (“L’essenziale è invisibile agli occhi” di Mimmo Totaro) e Boardwalk Srl (“Annotazioni” di Antonio Bernardo).

Gli altri appuntamenti

L’ultima mostra sarà “I segreti del Blu“, il nuovo focus sul colore curato dalla conservatrice Erika Montedoro con la consulenza di Luigi Giavini: verrà ospitato nello spazio espositivo ricavato al secondo piano del Museo del Tessile. Gli altri eventi collaterali in programma sono: la mostra “BluEmotion” al Rudolf Hub (20-23 maggio), l’open day “Solopuro” alla Penta Servizi Tessili di Fagnano Olona (24 maggio) e l’evento “Nike Fiber” a Bottega Artigiana (26 maggio). Un programma intenso, reso possibile dalla collaborazione di 15 sponsor, due sponsor tecnici e 12 aziende che hanno donato i loro tessuti, una squadra che travalica i confini dell’ex Manchester d’Italia. Ora l’appuntamento è per sabato 4 maggio a partire dalle 16.30 con l’inaugurazione delle mostre e delle installazioni.

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