Corteo abusivo anti-lockdown, condanna per il candidato sindaco Tomasella

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VARESE – Lo scorso 7 novembre Varese Libera aveva organizzato una manifestazione abusiva contro “lockdown” e “dittatura sanitaria”. Oggi, giovedì 1 luglio, è arrivata la condanna in primo grado (commutata in sostanziosa sanzione pecuniaria di circa 3mila euro) per l’organizzatore Francesco Tomasella, leader e candidato sindaco di Varese Libera. A novembre furono un centinaio circa i partecipanti al corteo (tra questi non c’erano i commercianti varesini che avevano preferito organizzare una loro protesta qualche giorno prima)  che aveva sfilato per le strade del centro e fatto sosta prima in piazza Giovine Italia e poi in piazza Monte Grappa. 

Manifestazione abusiva

Una settimana dopo il corteo non autorizzato la Digos aveva denunciato Tomasella: «L’iniziativa non è stata previamente preavvisata all’Autorità di Pubblica Sicurezza e il promotore è stato, quindi, indagato in stato di libertà – spiegava il comunicato della Questura – Pur permanendo la liceità di manifestare il proprio pensiero, così come sancito dall’articolo 21 della Carta Costituzionale, qualsiasi attività deve essere svolta nel rispetto delle norme vigenti, in particolar modo in questo difficile momento storico, anche al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti i cittadini».

Non pagherò mai

Oggi per Tomasella è arrivata la condanna penale. E’ lo stesso candidato sindaco a raccontare l’accaduto in un post pubblicato su Facebook nel quale precisa come la pena sia stata appunto «Tradotta in cospicua sanzione economica che non intenderò mai pagare, ma che lo Stato farà il possibile per riscuotere! Non ho mai pianto per le conseguenze della mia coerenza nel trasformare le idee in azione. Solo se lo ricordino tutti i chiacchieroni che per gli stessi motivi non hanno mai rischiato nemmeno una multina; specialmente quei politicanti che nelle prossime settimane verranno a chiedervi i voti», conclude Tomasella nel post trasformando una condanna in un tema da campagna elettorale.

Le sanzioni per il candidato di Varese Libera potrebbe non finire qui. Fu infatti Tomasella ad organizzare un party di compleanno clandestino in un locale di Brebbia (che è così andato incontro alla temporanea sospensione della licenza commerciale) segnalato da Striscia la Notizia con invitati non previsti quali gli agenti della Questura di Varese e i militari della guardia di Finanza.

Party clandestino a Brebbia: in arrivo multe e sospensione della licenza

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