Party clandestino a Brebbia: in arrivo multe e sospensione della licenza

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La foto della chat Telegram con Francesco Tomasella in primo piano

VARESE – Festa clandestina nel locale di Brebbia: in arrivo multe per i presenti e la sospensione della licenza per il gestore del ristorante che ha ospitato l’appuntamento conviviale. A occuparsi del caso è la polizia di Varese, che ha identificato i partecipanti al compleanno di Francesco Tomasella, l’organizzatore del party fuori legge.

Compleanno con forze dell’ordine come sorpresa

La festa nel locale di Brebbia (tenutasi sabato 20 marzo) era irregolare per le vigenti norme anti covid. E non era poi così segreta. Francesco Tomasella, l’organizzatore, aveva diffuso l’invito a partecipare sul canale Telegram Assistenza Legale Varese libera che conta quasi 500 iscritti. Chat sulla quale da tempo viene pubblicato l’elenco (di volta in volta aggiornato) dei locali “ribelli”, che hanno deciso di continuare a offrire servizio ai tavoli senza rispettare le restrizioni in vigore. In origine la chat si chiamava “Io apro”.

E sabato sera nel ristorante di Brebbia avrebbero dovuto esserci solo cibo e musica. Ma a festa da poco iniziata sul posto sono giunte anche le forze dell’ordine e Striscia la notizia, con Max Laudadio. Il quale aveva già mandato in onda un servizio sui ristoratori del Varesotto non rispettosi delle regole. Gli agenti di polizia, una volta entrati nel locale, hanno provveduto a identificare tutti i presenti. E nel corso degli accertamenti Francesco Tomasella ha subito lanciato una diretta Facebook per raccontare quello che stava avvenendo.

“Quell’infame di Laudadio”

Schivando però il microfono dell’inviato di Striscia la notizia. “Quell’infame di Laudadio si è piazzato qua dietro, ma l’abbiamo ributtato in strada“, annuncia in diretta Fb Tomasella dentro al locale di Brebbia, mentre le forze dell’ordine stanno prendendo le generalità dei presenti. Questa la versione della voce di Varese libera, mentre quella di Striscia va in onda nella puntata di lunedì 22 marzo.

Da Palazzo Lombardia a Brebbia: chi è Tomasella

Libertà, lotta al Covid di regime e alla dittatura sanitaria. Sono questi i cavalli di battaglia di Francesco Tomasella, fondatore di Varese libera e referente del movimento Vox Italia, promotore della prima manifestazione anti lockdown in piazza Monte Grappa a Varese, ma anche tra gli esponenti di Forza Nuova durante una manifestazione sotto Palazzo Lombardia nel luglio 2020.

Ed è proprio in questa occasione che Tomasella lancia una delle sue prime dirette Facebook. Video che è rimasto pubblicato per qualche tempo sul suo profilo social. E poi inspiegabilmente rimosso. Forse perché “ingombrante” dopo le uscite pubbliche nelle piazze e nelle strade della Città Giardino, durante le quali la “politica politicante” è diventata uno dei suoi bersagli preferiti. Manifestazioni che gli sono costate anche una denuncia. E molto sdegno a Busto Arsizio quando due esponenti di Varese libera (dai quali Francesco Tomasella ha preso immediatamente le distanze) hanno avuto la bella pensata di lordare il muro della chiesa della Madonna in prato.

Gli imbrattatori tentano di pulire la chiesa sfregiata, ma vengono identificati

Pronto a correre per le amministrative?

Francesco Tomasella ha costruito la propria notorietà sul Covid, o meglio sulla contestazione di ogni regola di restrizione in nome della libertà degli individui a non sottostare alle regole di quella che lui stesso definisce “dittatura sanitaria”. Piazza Monte Grappa, la sera del 28 ottobre scorso, lo incorona quale capopopolo.

Il punto di riferimento di Varese libera, megafono alla mano, scalda i partecipanti alla manifestazione a gridare “libertà” a raffica, attacca istituzioni e la “stampa di regime” e prende le difese di tutte le categorie economiche che arrancano per via della pandemia e delle restrizioni. Insomma un manifesto politico, quasi un programma elettorale, tanto che Francesco Tomasella disdegna i partiti, ma (dicono i ben informati) è pronto a candidarsi alle prossime elezioni amministrative di Varese. Se così fosse, la sua personale campagna elettorale è già iniziata da tempo.