Terrorismo, documenti ai foreign fighters: 7 in manette. Il primo arresto a Varese

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MILANO – La polizia ha arrestato a Milano e in altre città della Lombardia, oggi venerdì 11 giugno, sette persone gravemente indiziate di far parte di una organizzazione transnazionale attiva nel traffico di documenti falsi, forniti anche a foreign fighters. L’operazione, denominata The Caucasian Job, nasce dagli approfondimenti avviati a seguito di un’operazione antiterrorismo condotta nel dicembre 2019 dalle autorità austriache su una possibile pianificazione di attentati in Europa e ha permesso di evidenziare collegamenti con circuiti del terrorismo internazionale di matrice religiosa e, in particolare, con l’autore dell’attentato di Vienna del 2 novembre scorso.

Documenti ai foreign fighters

Gli arrestati sono cittadini dell’Europa dell’Est. L’indagine è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura di Milano e condotta dalla Digos in sinergia con la Direzione centrale Polizia di Prevenzione, con il supporto dell’Ectc – European Counter Terrorism Centre di Europol e la collaborazione della Guardia di Finanza.

L’arresto a Varese

Nel novembre dell’anno scorso a Varese era stato arrestato Turko Arsimekov, 35 anni, nato a Groznyj, in Italia come richiedente asilo considerato una pedina fondamentale negli attentati terroristici di Vienna e la decapitazione del professore in Francia. Da Varese – secondo la ricostruzione degli inquirenti – gestiva una centrale di smistamento di passaporti e carte d’identità in tutta Europa. Ma soprattutto è sospettato di essere parte della cellula di terroristi ceceni e balcanici attiva in Austria e alla quale avrebbe fatto riferimento anche il 20enne austriaco- macedone Kujtim Fejzulai, autore della strage di Vienna del 2 novembre quando ha freddato 4 persone e ne ha ferite 23 prima di essere ucciso dalla polizia. L’odierna operazione potrebbe essere l’estensione dell’inchiesta che l’anno scorso aveva fatto scattare le manette a Varese vista l’attinenza di entrambi i blitz con l’attentato di Vienna.

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