Lotta ai tumori, appello di Favo: «A Varese un tavolo per valorizzare i volontari»

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Adele Patrini, delegato FAVO Lombardia e presidente di C.A.O.S.

VARESE – «Insieme è la parola d’ordine: la forza della voce del paziente deve andare a sistema ed essere condivisa». Adele Patrini, delegato del coordinamento Favo per la Lombardia, lancia un appello richiamando l’attenzione sull’importanza fondamentale, specialmente in ambito oncologico, di una risorsa come le associazioni di volontariato: la loro opera deve essere valorizzata con la creazione di un tavolo di confronto nell’ambito di Ats.

Un’azione corale

«La voce dei pazienti deve uscire dalla mera cartella clinica», ha spiegato la fondatrice di C.a.o.s.. «Le associazioni, che la rappresentano, devono andare sempre più a sistema, come i componenti di un puzzle, e soprattutto alla luce della recente riforma della sanità, che sta spingendo in questa direzione. È la stessa differenza che c’è tra il cantare una canzone da soli e il farlo in un coro: è necessario mettersi in sinergia. A questo proposito devo ringraziare la lungimiranza dell’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo per aver creato una forza come la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia che conta più di 550 organizzazioni, più di 25mila volontari e quasi 700mila iscritti a diverso titolo. Con tanti goal portati a casa per i pazienti come, per esempio, la giornata nazionale del malato oncologico che si celebra a maggio».

Ottimizzare l’offerta delle associazioni

«È quindi necessario che tutti questi io diventino un noi, per ottimizzare in una logica di rete l’offerta delle associazioni in campo oncologico», ha sottolineato Patrini. «La proposta è di creare, in collaborazione con Ats, un tavolo tecnico a loro dedicato e permanente, che cioè si riunisca periodicamente per dare un’occasione di confronto e coordinamento a tutte le realtà di questo tipo in provincia di Varese. Al momento sono una quindicina: potremmo così capire chi siamo e come lavorare insieme nel territorio. Abbiamo già ottenuto dei risultati significativi, come nel caso dello screening mammografico: a marzo 2020 i controlli si erano fermati con quelli di 7200 donne rimasti indietro e da recuperare. Siamo riusciti a far aprire le porte al sabato, dalle 8 alle 20, ai quattro ospedali di Luino, Tradate, Angera e Varese unendoci non solo per questo scopo ma anche per promuovere sempre più la cultura della prevenzione».

Il comitato Favo Lombardia presentato a novembre

La Favo, associazione di secondo livello, promuove e sostiene gli enti del terzo settore attivi in ambito oncologico attraverso una serie di servizi e attività ad essi dedicati, e rappresenta le organizzazioni dei malati e le loro istanze a tutti i livelli istituzionali (sia nazionali che internazionali), al fine di rendere più efficace la loro azione. Il nuovo coordinamento lombardo della Federazione, guidato da Adele Patrini (C.a.o.s. Varese), è stato presentato lo scorso 18 novembre a Emanuele Monti, presidente della Terza Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio Regionale, e ne fanno parte Barbara Tamagni (Aig), Davide Petruzzelli (La Lampada di Aladino), Piero Rivizzigno (Codice Viola), Flora Bodei (Ailar), Luminita Andreescu (Anvolt) e Patrizia Vitali (Fondazione Renata Quattropani).

La nuova sanità lombarda e il mondo del no profit

La sfida più importante è dare attuazione al principio del coinvolgimento delle associazioni a livello locale e nelle politiche sanitarie regionali, in particolare nella rete oncologica: la nuova sanità lombarda si avvia a essere sempre più inclusiva del mondo del no profit, grazie anche all’istituzione di un forum permanente di confronto con le organizzazioni di pazienti e alla formale attribuzione a loro di un ruolo attivo nella definizione dei PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali). Nel programma 2022 pensato dai responsabili, emergono progetti di formazione, iniziative di approfondimento su tematiche rilevanti per le associazioni oncologiche, e soprattutto tavoli di coordinamento locale per ottimizzare le loro attività in una logica di rete.

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