Varese, Zone 30 alla Rasa, Avigno e San Carlo. Catalano: «Troppi incidenti»

La Rasa di Varese, quartiere a Zona 30

VARESE – Nuove Zona 30 in aree delicate nei quartieri della Rasa, di Avigno e a San Carlo. Dopo una serie di incontri di quartiere svolti dall’assessore alla Sicurezza Raffaele Catalano nascono, come richiesto dai cittadini, alcune Zone 30 in aree delicate della città.

Alzare il piede dall’acceleratore

Si tratta di strade dunque in cui, vista la loro particolarità: presenza di scuole, dimensioni ridotte ma altra frequentazione di pedoni e ciclisti, Palazzo Estense ha deciso di regolare la velocità massima dei veicoli a 30 km orari, così «come richiesto dai residenti e cittadini nei vari incontri di quartiere», ha commentato l’assessore alla partita. Viene così istituita una Zona 30 in località la Rasa, lungo un gruppo di vie nel cuore del borgo di natura prevalentemente residenziale, dove le dimensioni della sede stradale, in caso di passaggio di auto che viaggiano troppo velocemente, non consentono la massima sicurezza del transito dei pedoni. Questo per una maggiore attenzione in particolare ai bambini, alle persone anziane ed ai ciclisti diretti ai plessi scolastici o alle strutture ricettive presenti. La circolazione stradale dunque sarà consentita in entrambi i sensi di marcia, a condizione di ridurre la velocità ad un massimo di 30 Km/h, in modo da garantire la miglior sicurezza soprattutto in presenza di pedoni o ciclisti.    

In via Carnia si rallenta

Le altre Zona 30 verranno istituite una in via Carnia, nel tratto tra via Antelao ed il civico 65 di via Carnia, e l’altra in via Carrano, nel tratto tra via Saffi e via Vellone ad Avigno. In questi casi verrà anche posizionata la cartellonistica che indicherà la presenza di bambini perchè queste aree sono in prossimità di scuole e quindi vedono ogni giorno il passaggio di alunni e genitori. 

«La maggior parte dei sinistri stradali – spiega l’assessore Raffaele Catalano – avviene per l’eccessiva velocità dei veicoli e, in molti casi, gli incidenti si sarebbero potuti evitare o almeno produrre minori danni in caso di velocità contenuta delle automobili. Ridurre la velocità delle auto in città, in particolare con la creazione di una zona 30 in alcune aree delicate, ha proprio come obiettivo prioritario quello di ripensare la viabilità dei quartieri residenziali, fino ad oggi realizzata prevalentemente in funzione di una mobilità esclusivamente automobilistica, per ottenere invece una migliore convivenza dei diversi utenti della strada, auto, pedoni e ciclisti. Migliorando così la sicurezza di tutti, a parrtire da bambini, anziani e famiglie. Questo intervento è stato condiviso nei vari incontri di quartiere che ho effettuato durante i quali gli stessi residenti hanno fatto richiesta delle zone 30 per migliorare la qualità della vita e la sicurezza stradale dei rioni».