Cassano, ballottaggio al veleno. Dabraio accusa Coghi: «Accordo? Dice una bugia»

CASSANO MAGNAGO – «Sono dispiaciuto per la bugia di Coghi. Ma se una persona confonde una stretta di mano di saluto con un accordo, non capisco come possa avere le capacità di fare il sindaco di Cassano Magnago». Non ci sta Rocco Dabraio, candidato sindaco della lista Progetto Cassano 2032, apparentata al ballottaggio con il candidato Pietro Ottaviani (appoggiato da Lista Poliseno e Fratelli d’Italia), a passare per uno che non mantiene la parola. E l’accusa del competitor al secondo turno Osvaldo Coghi, candidato di Lega e Forza Italia, di aver stracciato un accordo sancito da una stretta di mano, viene definita dal capolista di Progetto Cassano 2032 Maurizio Tosatti come «una operazione-non verità che ha avvelenato il clima». Perché «è scorretto e non corrisponde a verità comunicare che ci siamo sottratti ad accordi presi».

Galeotta fu una stretta di mano

La ricostruzione della stretta di mano tra Dabraio e Coghi, fatta dal candidato espresso da Forza Italia davanti alle telecamere di Malpensa24, diventa un caso politico. «Ci siamo lasciati con una stretta di mano, ci avevano chiesto loro l’apparentamento, per me era chiusa» ha affermato Osvaldo Coghi. Ma la versione di Tosatti e Dabraio è un’altra: «Gli incontri con Coghi e Ottaviani sono stati speculari – rivela il capolista di Progetto Cassano 2032 – abbiamo chiesto un apparentamento alla luce del sole e ci siamo lasciati con entrambi, con una stretta di mano in segno di buona educazione, rimandando la decisione al successivo incontro del nostro gruppo». Che poi ha scelto l’accordo con la coalizione di Pietro Ottaviani.

«Livore e insulti contro di noi»

«Da quando abbiamo comunicato questa decisione siamo finiti sotto una tempesta mediatica e di insulti, di un livore incomprensibile» fa notare Maurizio Tosatti. Elencando gli insulti a due candidate di Progetto 2032 che facevano volantinaggio domenica scorsa in centro, i video su Facebook che accusano Dibraio di fare la “stampella” e certi paragoni «fuori luogo» con Putin e con la guerra in Ucraina. Fino all’ultimo episodio di questa mattina, 23 giugno: un volantino appiccicato su un manifesto elettorale di Ottaviani che riporta pesanti riferimenti all’inchiesta “Mensa dei Poveri” e alle indagini che hanno toccato il presidente di Sieco Antonio Frascella e il sindaco Nicola Poliseno. «Ma nessuno della lista Ottaviani è coinvolto in indagini giudiziarie – rimarca Tosatti – potremmo rivangare il passato di altri e non si finirebbe più, ma ho promesso a Coghi che non l’avrei fatto».

Dabraio: «Lega e FI non coese»

«Altro che amicizia civica» ironizza Rocco Dabraio. «È un clima che non rispecchia Coghi, che dovrebbe rappresentare l’area moderata e cattolica». E infatti la questione si trasla anche sul piano politico: «Le liste che appoggiano Coghi vanno ciascuna per conto suo, tanto che la Lega critica l’incuria al cimitero, materia di cui si occupava Coghi da assessore» attacca il candidato sindaco di Progetto 2032. «Per noi l’ego personale e gli interessi di partito vanno messi da parte per il bene di Cassano – rimarca Dabraio – questo tipo di politica non fa per noi. Se dovessi tornare indietro sono ancora più convinto di aver fatto la scelta giusta. Non è stata facile, ma a Cassano la politica dell’insulto deve finire».

«Noi trasparenti, gli altri?»

E a chi li accusa di aver siglato “un accordo da Prima Repubblica”, i civici di Progetto 2032 rivendicano «un accordo fatto alla luce del sole», mentre altri si limitano alle «perifrasi» – e il riferimento è chiaramente a Tommaso Police del PD, che ha detto di non votare Ottaviani. L’apparentamento è stato deciso «per affinità, civici con i civici, in linea con il messaggio dei cassanesi – spiega Tosatti – e per incidere rispetto a quanto prospettato in campagna elettorale. Chiediamo di essere giudicati per le scelte. Non siamo persone che cambiano idea in base alle convenienze, che peraltro erano più forti con Coghi: un consigliere in più, oltre al vicesindaco e ad un assessorato importante».

Arriva Giorgetti

Intanto domani mattina, 24 giugno, appuntamento alle 11 al mercato di Cassano con il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che proverà a tirare la volata al candidato di Lega e Forza Italia Osvaldo Coghi.

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