VERGIATE – Un partito diviso in due. Letteralmente. Due i rappresentanti di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, due le posizioni spesso assunte nei confronti di Vergiate. E la prima seduta consiliare – lo scorso 8 febbraio – con questa nuova duplice formazione ha confermato che non solo si tratta di una situazione insolita. Ma anche poco credibile. Voti spaiati, battibecchi e visioni differenti. È evidente che qualcosa non sta funzionando.
Voti spaiati
Da una parte c’è Marta Birigozzi, la capogruppo di Insieme per Vergiate che per le scorse amministrative ha riunito intorno al suo nome i simboli del centrodestra. Dall’altra, la neo iscritta al partito Sarah Carlini, che però continua a mantenere il suo ruolo alla guida di Lista indipendente. Entrambe siedono tra le fila della minoranza, ma di fatto continuano a restare separate. E la lontananza si nota. Un esempio: la mozione presentata da Carlini sul recupero dei rifiuti in paese. Per logica di partito, non è poi strano immaginare che si possa seguire una linea comune, sostenere le rispettive cause e dare una direzione alla posizione che in quel momento sta prendendo Fratelli d’Italia. Niente di tutto ciò: una favorevole, l’altra contraria. Ma non solo.
Battibecchi
Oltre le idee – solo personali, a questo punto – e le decisioni, la situazione ha preso una piega più teatrale. Ad aprire il battibecco, l’aspetto formale con cui Carlini ha presentato la mozione. Da un punto di vista grafico, ma anche sul modo in cui è stato intestato, firmato e presentato: Birigozzi ha colto l’occasione per sottolineare tutto ciò che, a suo dire, non rispecchiava la buona prassi per presentare un documento. E che un organo come il consiglio comunale richiederebbe. Il risultato? Una parte striglia, l’altra reagisce stizzita. Di fatto, ciò che appare è un partito diviso, sì, in maniera letterale, ma anche senza un’intenzione condivisa.
L’effetto sorpresa
A rincarare la dose, l’effetto sorpresa. L’ingresso di Carlini in Fratelli d’Italia è stato annunciato senza informare chi siede in consiglio comunale con questa casacca, proprio Birigozzi. Che è venuta a conoscenza di quanto stava accadendo tramite altre vie. E non quella che porta alla sezione vergiatese del partito di Giorgia Meloni.