Elezioni a Vergiate, prove di unità per il centrodestra con il primo incontro

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VERGIATE – Qualcosa si muove nel centrodestra a Vergiate in vista delle Amministrative del prossimo ottobre. Lunedì, 26 aprile, c’è stato un primo incontro che ha riunito intorno al tavolo Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, oltre alle liste civiche che potrebbero prendere parte alla coalizione. Se di coalizione si parla. Anche perché, quel che è certo è che nulla è certo: la possibilità reale di correre tutti uniti rimane un’incognita. Così come il nome da piazzare per guadagnare la fiducia dei cittadini alle urne e togliere ogni possibilità di riconferma ai civici di Uniti per Vergiate, la lista del sindaco uscente Maurizio Leorato, ora al termine del suo doppio mandato dopo dieci anni in fascia tricolore.
Per il momento anche il centrosinistra sembra rimanere ancorato al risultato bulgaro delle elezioni del 2016, con oltre il 70% di preferenze che sancirono il Leorato bis. Sul fronte della maggioranza infatti continua a essere posticipato l’annuncio del programma e del candidato. Perché?

Niente è deciso

Nel frattempo, il centrodestra si organizza per una prova d’unità. Un’ora di incontro, in termini «esplorativi e preliminari», spiega la referente su Vergiate di Fratelli d’Italia, Marta Birigozzi. «Abbiamo ascoltato e si è parlato in maniera informale, per conoscerci e discutere di un’eventuale coalizione». Che però non è garantita. Anzi: «Ci sono ancora perplessità da parte di alcuni esponenti. Ma è presto per dare garanzie: concretamente, non c’è niente di deciso».

La Lega cerca l’unità

Presente anche la Lega, che secondo gli ultimi aggiornamenti aveva dato per certa la non candidatura del capogruppo Alessandro Maffioli, già primo cittadino dal 2006 al 2011. Poi sconfitto due volte consecutive (nel 2011 e nel 2016) proprio da Leorato. Contattato telefonicamente, il diretto interessato ha rinunciato a rilasciare dichiarazioni in merito all’incontro e alle sue intenzioni. Tocca dunque ai vertici Lega spiegare le intenzioni del partito. Per il referente provinciale della zona, Giuseppe Longhin, la parola d’ordine è «unione». Infatti, dice, «stiamo lavorando, e siamo a buon punto per avere un centrodestra unito: a breve definiremo il candidato e sarà un ulteriore momento di coesione che darà spinta alla campagna elettorale».
Per quanto riguarda il prescelto per guidare la coalizione rimangono un mistero le indiscrezioni di due mesi fa, quando i beninformati sostenevano che, non dai partiti bensì dalle dalle liste civiche, sarebbe potuto spuntare il potenziale nome. Un volto nuovo da presentare all’elettorato. Ma di fatto, per ora, tutto resta sotto traccia.

Silenzio dalla maggioranza

La sfida che il centrodestra dovrà affrontare non è semplice. E probabilmente le anime al suo interno lo sanno. Uniti Per Vergiate esce da un doppio ciclo ottenuto da un largo consenso alle urne, soprattutto nel 2016, quando Leorato ha sfondato quota 70% delle preferenze. Forse è proprio questo il motivo del silenzio della maggioranza. Di fatto, la situazione è ferma alle ultime dichiarazioni del primo cittadino: «Stiamo lavorando per il futuro», diceva. Che la coalizione di centrosinistra abbia dei progetti, è stato ribadito in più occasioni. Forse troppe. Nessun nome all’orizzonte, fermo restando che l’ipotesi del successore in pectore rimane il vicesindaco Daniele Parrino. Dopo dieci anni seduto sulla seconda poltrona più importante in paese è il candidato naturale per dare continuità a un gruppo sicuro di aver fatto bene finora.

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