VERGIATE – A 48 ore dalla presentazione ufficiale delle liste, Marta Birigozzi esce allo scoperto, confermando di non essere riuscita a ricucire lo strappo con la quota civica del centrodestra. La candidata di Fratelli d’Italia, infatti, guiderà la coalizione alle Amministrative del 3 e 4 ottobre potendo contare solo sulle forze di partito, che includono Lega, Forza Italia, Lombardia Ideale, e – ovviamente – FdI. Ben diverso il percorso scelto dagli ex alleati, che hanno deciso di staccarsi dai simboli per correre in solitaria con Romano Balzarini di Vergiate 2030. E, secondo le indiscrezioni, non l’unica lista che ha scelto di prendere le distanze da un nome che non ha messo tutti d’accordo.
L’attacco ai civici
L’addio delle quote civiche è stata una mossa che ha punzecchiato ulteriormente nell’orgoglio Insieme per Vergiate. Fino all’attacco diretto: «Il centrodestra voleva essere rappresentato da un candidato serio, credibile, rispettoso, con la voglia di fare bene per i cittadini. Ma soprattutto con un programma elettorale ben definito e realizzabile», scrivono in una nota. «Le liste civiche hanno presentato programmi impossibili, poco condivisibili, frutto di inesperienza amministrativa e totale non conoscenza del funzionamento dell’ente pubblico». Anche il referente di zona per il centrodestra si è messo in linea con questo pensiero. Così Andrea Tessarolo: «Non potevamo assecondare manie di protagonismo o personalismo nella persona del candidato sindaco». Insomma, di unito sembra esserci poco nel centrodestra.
Da Somma a Vergiate
Storica militante di Alleanza Nazionale, Birigozzi ha ricoperto il ruolo di assessore allo Sport a Somma Lombardo. Ma la sua esperienza non durò molto, perché venne estromessa dalla giunta dell’ex sindaco Guido Colombo dopo neanche metà mandato. Oggi si ripresenta a Vergiate con un ruolo da protagonista, anche se la sua figura non è riuscita a tenere unito il centrodestra fin dall’inizio. Anzi, nonostante i tempi si accorcino sempre di più, non è nemmeno noto il programma elettorale del gruppo. Al momento nel primo comunicato stampa ufficiale si limita a snocciolare frasi di circostanza: «Amo la brughiera e le caratteristiche di questo territori. E il desiderio di amministrare questa cittadina è nato fin da subito come il primo amore». Più simile a una strategia politica, che sa di corsa last-minute in direzione del voto dopo mesi di silenzio paradossale.
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