Elezioni Vergiate, spunta la terza lista. I Civici di Balzarini rompono col centrodestra

VERGIATE – Per tutto il periodo estivo è rimasta una corsa a due. Ma a pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste si consuma lo strappo. Il centrodestra perde la sua quota civica, che decide di correre in solitaria alle Amministrative del 3 e 4 ottobre. Si tratta di Vergiate 2030, una costola insoddisfatta del percorso intrapreso dal gruppo di Marta Birigozzi (Fratelli d’Italia), che ha deciso di prendere le distanze dalla coalizione e cercare un nuovo punto di riferimento. L’ha trovato in Romano Balzarini: sarà lui il terzo candidato sindaco in paese, che verrà pubblicamente presentato insieme alla nuova squadra venerdì 3 settembre, alla sala sala polivalente di via Cavallotti. Nel frattempo, il centrosinistra resta compatto intorno a Daniele Parrino, il nome scelto da Uniti per Vergiate per portare avanti il programma della maggioranza uscente dopo dieci anni di Maurizio Leorato. Ma è veramente finita qui? Nonostante i tempi si riducano a vista d’occhio, attorno al paradossale silenzio del gruppo Birigozzi le voci continuano a circolare. E i beninformati mettono la pulce nell’orecchio: una quarta lista civica.

I civici da soli

Che qualcosa stesse succedendo, era evidente. Aldilà dei sentito dire, lo confermava il mutismo della coalizione di centrodestra. Nessuna uscita ufficiale, nessun commento. Ora i motivi vengono a galla. Balzarini è il famoso mister X che era stato proposto per affrontare Parrino alle urne. Ma poi, si sa, è stato messo da parte per far passare Birigozzi. Cos’è successo? «È abbastanza semplice», mette subito in chiaro il candidato sindaco di Vergiate 2030. «In sostanza, avevamo a che fare con persone che non conoscono il territorio. Noi volevamo partire con qualcuno che fosse esterno ai partiti, poi al momento delle trattative è andata diversamente». Quindi la decisione di andare avanti da soli: «La nostra visione è di fare qualcosa di positivo per Vergiate. Sarà difficile, ma l’obiettivo è di guardare lontano e pensare a lungo termine. Poi vedremo se i cittadini ci daranno ragione». Intanto, il presupposto di partenza resta chiaro: «Noi siamo un gruppo puramente civico, non abbiamo persone iscritte a nessun partito e nessun simbolo che appoggia il nostro percorso». Vero è che qualche sfumatura del centrodestra resta, ma solo come «ispirazione». E anzi, per essere preciso, aggiunge: «Forse siamo l’unica vera lista civica che si presenterà». Salvo ulteriori colpi di scena.

Una quarta lista?

Nel giro di una settimana – l’ultima – i giochi potrebbero complicarsi ulteriormente. Alcune voci insistono su un volto non nuovo alla politica vergiatese impegnato a organizzare un gruppo last-minute. Si tratta di Maurizio Buso, ex assessore ai Processi economici e dell’innovazione con la giunta Maffioli e poi tra le fila della minoranza con Insieme per Vergiate. C’è lui dietro l’ipotesi di un quarto polo, ma soltanto in veste di regista. Per un potenziale candidato sindaco, invece, le indiscrezioni puntano su un altro nome. È quello di Sarah Carlini, che nel 2016 – l’anno che ha sancito il Leorato bis – si è candidata in lista con “Obbiettivo in Comune”, guidata da Melissa Galliotto. Ma nonostante sia stata la seconda più votata, non è riuscita a entrare in consiglio tra i banchi dell’opposizione. Oggi può presentarsi l’occasione ideale per una rivincita. E da protagonista. Ma il tempo corre e le voci pure: qualcuno, presto, potrà solo confermarle o smentirle. Di evidente già oggi invece c’è che il nome scelto da Fratelli d’Italia sta sgretolando il centrodestra vergiatese.

Elezioni, il silenzio del centrodestra di Vergiate: civici pronti allo strappo

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