Elezioni, il silenzio del centrodestra di Vergiate: civici pronti allo strappo

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VERGIATE – Mancano due settimane alla presentazione delle liste in Comune e poco più di un mese alle Amministrative di Vergiate. Ma mentre il centrosinistra, riunito intorno al nome di Daniele Parrino, galoppa a briglie sciolte in direzione delle urne, il centrodestra sembra muoversi ancora nella nebbia. Bocche cucite, nessun annuncio pubblico per presentare – o, quantomeno, confermare – il candidato sindaco Marta Birigozzi (FdI) e tempi che si fanno sempre più stretti. Di una bozza di lista, nemmeno l’ombra. Che qualcosa non stia funzionando, è evidente. La domanda è: perché? Secondo i beninformati un motivo c’è. Se infatti la coalizione trova pieno sostegno nelle forze partitiche (ovvero Lega, Forza Italia, Lombardia Ideale e, appunto, Fratelli d’Italia), dai civici sembra esserci qualche malumore. Al punto che gira la voce di un possibile addio. Aldilà dell’entità dell’ipotesi, a questo punto si apre una finestra di complicazioni. Tanto politiche, quanto burocratiche.

Orgoglio civico?

Se prima si poteva fare leva sull’emergenza sanitaria, che aveva trasformato l’incertezza delle elezioni di maggio in un’occasione per prendere tempo, negli ultimi due mesi di appigli per rimandare un’uscita ce ne sono stati pochi. Anzi, nessuno. In tutta la provincia di Varese – chi più, chi meno – si è invece colta questa possibilità per organizzare conferenze stampa, pubblicazioni sui social e presentazioni dei candidati sindaco con relative liste. E anche a Vergiate è successo, ma solo dal fronte Parrino. Il centrodestra, invece, ha scelto la via del silenzio. Un modo alquanto anomalo per far conoscere candidati e programmi per provare a ritornare alla guida del paese. Ora un motivo pare esserci. Se veramente le intenzioni dei civici sono di correre separati, la loro scelta dipenderebbe proprio dal nome individuato per rappresentare il gruppo alle urne. Non è una novità, infatti, che in tempi non sospetti sia emersa anche l’ipotesi di candidare un uomo non di partito, poi evidentemente messo da parte. Ora si è deciso di rivendicare quel mister x.

Gli intoppi. Politici e burocratici

In ogni caso, si tratterrebbe di una scelta azzardata e di non facile realizzazione. Intanto da un punto di vista burocratico. Sì, perché di tempo ne è rimasto poco. Difficile uscire da questa corsa senza il fiatone, tra individuare un nuovo candidato, presentarlo, raccogliere le firme e depositarle. Oltre a tutto ciò che riguarda le linee programmatiche di un’eventuale campagna elettorale. Insomma, questo potrebbe benissimo essere un motivo per lasciar perdere.
Non meno influente la questione politica. Il centrodestra si trova a gareggiare con un gruppo tosto come Uniti per Vergiate, che esce a testa alta da dieci anni di Maurizio Leorato e che ora prova a mandare avanti i lavori con il suo vice Parrino. Quindi se la coalizione dovesse sgretolarsi, perdendo la sua quota civica, sarebbe ancora più complicato guadagnarsi il voto dei vergiatesi a ottobre. Soltanto Fratelli d’Italia, che guida la coalizione con la sua candidata, può ora smentire le voci che a Vergiate si fanno sempre più insistenti. Come? Con una presentazione pubblica della lista di centrodestra. Unito. Ciò che i vergiatesi attendono invano da mesi. 

Elezioni a Vergiate, il centrodestra candida Marta Birigozzi (Fratelli d’Italia)

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