Abbandono rifiuti, giro di vite a Vergiate: zozzoni nel mirino

VERGIATE – «Faremo una guerra contro i trasgressori». Non ci gira intorno il sindaco Daniele Parrino. L’obiettivo è ben preciso: combattere in favore di una Vergiate più pulita. Sì, perché sono diventati troppi gli episodi in cui le aree verdi – che sono molte in paese e nei dintorni – si sono trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto. Un modo per dire che sono «troppe le cattive abitudini: vanno debellate in ogni modo».
In linea con il tema ambiente e rifiuti, ha colto l’occasione per dare un quadro del sistema di raccolta rifiuti, replicando alle proposte del consigliere di minoranza Sarah Carlini (Lista Indipendente) avanzate in una mozione.

«Stupido e vergognoso»

Abbandonare i rifiuti è un atto «stupido e vergognoso». Il primo perché «chi compie queste azioni non capisce che basterebbe andare direttamente alla piattaforma ecologica per scaricare il materiale. Un servizio, tra l’altro, che viene garantito attraverso una tassa, che viene pagata per niente, a questo punto». Il secondo, invece, è «semplicemente uno schifo, senza il rispetto per le nostre aree verdi». A rincarare la dose, anche la questione economica. Perché «continuiamo a spendere migliaia di euro, che potrebbero essere utilizzati in altro modo, per recuperare quello che vien lasciato in giro. Oltre che investire tempo e forze».
Diverse le soluzioni che si stanno mettendo in campo. A partire dalle fototrappole: «Le stiamo installando nelle zone in cui sono stati ritrovati sacchi pieni di spazzatura e ingombranti di vario genere, come in via Garibaldi». Ma anche «controllare per individuare indizi che aiutino a risalire al responsabile». Il tutto, ovviamente, in operazioni congiunte con la polizia locale. E chiude così: «Sarà la mia missione».

Il sistema di raccolta

L’appello del sindaco diventa lo spunto giusto per dare un quadro del sistema di raccolta. Il consigliere Carlini ha avanzato due richieste: il ritiro di plastica e carta ogni settimana e quello dei Raee e degli ingombranti ogni due settimane. Nel primo caso, seguire queste indicazioni «al momento sarebbe uno spreco», dice Parrino. «Sono previsti due recuperi al mese, che funzionano bene perché abbiamo un centro di raccolta che lavora alla grande. Negli altri Comuni, dove non hanno una piattaforma che garantisce le stesse prestazioni, sono costretti a fare più passaggi porta a porta». In ogni caso, una finestra resta aperta. «L’appalto è in scadenza e quando ci sarà da rinnovare, verranno fatte tutte le valutazioni in base alle proposte». Per gli ingombranti e i Raee, invece, «è già partito il servizio da gennaio: il ritiro è previsto almeno una volta al mese». Per il momento «è in fase sperimentale, per capire le necessità del territorio e valutare quindi se è utile».
In entrambi i casi va tenuto conto delle spese. «Tutto ciò che viene implementato diventa un peso economico in più, a carico dei cittadini. Quindi bisogna avere un occhio di riguardo per queste dinamiche, considerando che con il rincaro dei costi energetici si andrà incontro a un periodo sicuramente più difficile».

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