BUSTO ARSIZIO – «E’ la quarta volta che mi sfondano la vetrina del negozio. Da anni segnaliamo la pericolosità di quest’incrocio. Da anni nessuno interviene». Lo sfogo di Veronique Caprara, titolare del centro estetico di via Galvani dentro il quale ieri si è infilata, letteralmente, una Fiat Panda. L’auto, proveniente da via Isonzo si è scontrato cin un secondo mezzo e ha sfondato le vetrine del negozio.
Abbiamo rischiato la morte
«Se in quel momento ci fossero state delle clienti come minimo avremmo dei feriti – spiega Capraro – se non peggio. La vetrina andando in frantumi ha fatto volare i vetri sino alle poltroncine d’attesa. È la quarta volta che accade: in quattro occasioni un’auto ci ha sfondato la vetrina in seguito a un incidente. L’incrocio è pericoloso: sono qui da 21 anni, ho visto più incidenti di un perito assicurativo».
Capraro non risparmia nulla: «Per noi è un danno enorme, oggi siamo chiusi – spiega la titolare del centro estetico – e su via Galvani abbiamo un parco, il museo del Tessile, qui vicino ci sono scuole e palestre. L’incrocio e la strada più in generale sono pericolosissimi. E se ieri fosse passato un bambino al momento dell’incidente?».
Il punto è che via Galvani è un rettilineo «dove la gente corre a alta velocità» e chi arriva da via Isonzo spesso non vede lo stop e non lo rispetta.
«Servono tre dossi – spiega Capraro – vicini all’incrocio in modo da rallentare drasticamente la velocità delle auto. Da anni proponiamo questo intervento. Ci è persino stato risposto che non serve. Strano perchè altrove quando ci sono i dossi le auto rallentano. Poi se volessero trasformare via Galvani in senso unico sarebbe cosa gradita».
Capraro non si arrende: «Stiamo valutando se lanciare una petizione per chiedere questi interventi – conclude – speriamo chi di dovere faccia qualcosa prima che ci scappi il morto».