IN VIAGGIO COL MERCANTE – Togo e Benin: nella terra del vudù

viaggio mercante togo benin 16

ISPRA – «Quando nel 2018 abbiamo visitato il Togo, Paese produttore di cacao, è stata l’occasione per fare anche un’escursione nel vicino Benin, Stato dove il vudù è la religione ufficiale». Riguardo alla quinta puntata di “In viaggio col mercante” Giancarlo Samaritani, ad di Chicco d’Oro Italia e con la moglie Silvia Minella autore della serie sulle comunità rurali del Sud del mondo, ha spiegato: «Sebbene da noi parlare di questa forma di culto evochi un immaginario associato alla magia nera, lì è invece considerata una vera e propria confessione religiosa, con le sue congregazioni, le sue chiese e i suoi santuari».

La coltivazione del cacao

«Non era la prima volta che viaggiavamo in quelle terre ed eravamo rimasti in contatto, diventando amici, con le persone che avevamo conosciuto: nei villaggi abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria», ha ricordato Samaritani. «In Togo la regione verde dei plateau ospita piantagioni di caffè e sopratutto di cacao; si tratta di coltivazioni rudimentali ma organizzate, che vengono gestite da piccole comunità agricole e i raccolti vengono poi portati alle cooperative. I prodotti locali, così come quelli del Ghana, al momento dell’esportazione transitano dalla Costa D’Avorio e quindi, nella classificazione dell’origine, vengono ricondotti a quel Paese dell’Africa».

viaggio mercante togo benin 02

Il mercato dei feticci

Tra le peculiarità del vudù c’è il mercato dei feticci che si trova nella capitale Lomè, dove, accanto a innumerevoli statue di legno antropomorfe, è possibile trovare in vendita teschi di scimmie e coccodrilli: «Per noi è un luogo un po’ strano ma chi vive lì la considera una sorta di farmacia, in cui gli adepti di quella religione vanno ad acquistare i vari ingredienti necessari per realizzare i riti. Vi si trova di tutto e può apparire macabro, o crudele: hanno però assicurato che i resti degli animali in offerta non sono stati uccisi, si tratta invece del frutto di ritrovamenti».

viaggio mercante togo benin 01

Le maschere Zangbeto e la danza del fuoco

Alla danza delle misteriose maschere Zangbeto è connessa la funzione sociale di proteggere il villaggio: ruotando “ripuliscono” l’area dalle presenza maligne. «Sarebbe bello capire come, nonostante il loro peso e il loro volume, riescano a muoversi così agilmente e velocemente», ha commentato Samaritani. «Il fatto è che, una volta sollevate, al loro interno non c’era nessuno: non c’è spiegazione». Così come non ce n’è una per la danza della tribù Tem: «I suoi membri mangiano tizzoni ardenti e rimangono insensibili al calore della fiamma viva, che inoltre non lascia tracce sulla loro pelle. A quanto pare la pratica nasce da un antico conflitto, in cui i nemici si servivano del fuoco come arma e per distruggere le loro case».

viaggio mercante togo benin 04

Le case-fortezza dei Tamberma

I Tamberma si sono difesi dagli attacchi creando con il fango delle spettacolari case-fortezza: «I loro ingressi sono molto limitati e all’interno si sviluppa un sistema di cunicoli, gli abitanti invece vivono al piano superiore. Le costruzioni si trovano in piccoli agglomerati, dove ciascuna è distante un tiro di freccia dall’altra, così da potersi dare rapidamente aiuto. D’altronde queste popolazioni giunsero dal Benin e dal Burkina Faso in fuga dalle persecuzioni dei loro nemici, trovando inizialmente rifugio negli enormi baobab; dopodiché gli venne l’ingegno di affidare la protezione delle loro famiglie a edifici che richiamano i nostri castelli».

viaggio mercante togo benin 06

La Porta del Non Ritorno

La tragedia della tratta degli schiavi è ricordata dalle Porte del Non Ritorno presenti lungo la costa del Golfo di Guinea: «Si trovano nei punti dove i velieri imbarcavano le persone, spesso vicini ai monumenti che nelle piazze ricordano come allora, in occasione dei mercati, degli esseri umani potessero essere messi all’asta e venduti nello stesso modo di animali o oggetti. Non si può certo restare indifferenti vicino a queste strutture: è come se si percepissero ancora gli ultimi pensieri prima di partire di quanti venivano catturati, con la complicità dei loro stessi sovrani, e, dopo essere stati sradicati dalle foreste in cui vivevano, venivano costretti ad andare via, chissà dove».

viaggio mercante togo benin 12

IN VIAGGIO COL MERCANTE – Madagascar: la route nationale n. 7

viaggio mercante togo benin – MALPENSA24