PARABIAGO – Un tuffo e qualche bracciata nel mezzo dell’Olona. È il modo in cui un parabiaghese ha pensato di rinfrescarsi in questo torrido Ferragosto, come da lui raccontato e documentato con tanto di fotografie (ne vedete alcune in questa pagina) sui social. L’“impresa” riprende quella compiuta da uno sconosciuto a Legnano nell’aprile del 2020, in pieno lockdown, e forse dalla stessa persona lo scorso 20 marzo nel tratto del fiume che scorre tra Marnate e Olgiate Olona. Stavolta però il coraggioso nuotatore non si è servito di una muta da sub e, soprattutto, non ha celato la propria identità. Di più: ha sottolineato con una punta di malinconia il fatto che il fiume si presenta in condizioni tali da permettere qualche bracciata refrigerante soltanto pochi giorni all’anno, fra cui appunto la metà d’agosto.
«Lo facevano anche mio padre e mio nonno»
«Per 350 giorni l’anno – spiega l’intrepido atleta – il fiume Olona, nella mia zona davanti casa, che va dal ponte di San Lorenzo in via Filarete al ponte di Parabiago in via Marconi, a valle del depuratore di Canegrate, se non piove è quasi paragonabile ad una cloaca. Per i 15 giorni a cavallo di Ferragosto assume il suo naturale stato, cioè quello che dovrebbe essere un fiume, acqua limpida e inodore, ed è per questo che tutti i Ferragosto mi viene la voglia di farci un tuffo. Tempo permettendo anche quest’anno mi è andata bene, complici le piene dei giorni scorsi che hanno ripulito il fiume e la bella giornata di Ferragosto: così, senza fare chilometri per recarmi al mare o andare in una piscina, sono riuscito a fare il mio bagno di Ferragosto, come facevano mio padre e mio nonno. Morale, pensate che cosa potrebbero essere i paesi toccati dall’Olona se per qualche giorno in più il fiume avesse le sue naturali sembianze…».
A nuoto nell’Olona in muta da sub: dopo Legnano, stavolta tra Olgiate e Marnate