Vini e Formaggella: i prodotti tipici locali fanno squadra con “Terre di Varese”

Terre di Varese

INDUNO OLONA“Terre di Varese” è il nome di un progetto che ha messo in rete due eccellenze enogastronomiche locali. L’iniziativa ha unito le forze dei produttori di Formagella del Luinese e dei Vini Varesini attraverso una promozione comune in occasione di importanti eventi di settore. L’obiettivo è proseguire anche il prossimo anno facendo conoscere sempre di più i prodotti tipici locali.

Promozione comune

Gli obiettivi del progetto sono stati illustrati stamattina, lunedì 22 novembre, nell’ambito della sesta Rassegna del vino varesino, presso Villa Porro Pirelli a Induno Olona. Dopo la giornata di domenica dedicata al pubblico, con circa 150 assaggi, oggi c’è stato spazio per gli operatori del settore. Nell’occasione è stato fatto il punto sulle iniziative svolte negli scorsi mesi. “Terre di Varese” è un progetto organizzato da Slow Food Provincia di Varese grazie ad un bando finanziato dalla Camera di Commercio di Varese con l’obiettivo di unire in un percorso di promozione unica due importanti realtà locali. Da un lato il Consorzio per la Tutela della Formaggella del Luinese e dall’altro l’Associazione Vini Varesini. Due eccellenze enogastronomiche che sono state protagoniste di importanti appuntamenti di settore, come Golosaria e Cheese, festa dei formaggi a Bra, fino all’evento di questi giorni a Induno.

Terre di Varese

L’importanza di fare rete

«È bello che questi due prodotti possano lavorare insieme e aiutarsi uno con l’altro – ha sottolineato Fabio Ponti di Slow Food Lombardia, coordinatore del progetto – l’obiettivo è quello di proseguire anche nel 2022 se il bando sarà rifinanziato». Favorire la crescita di questo settore ha effetti importanti non solo a favore dei produttori, ma di tutto il territorio. «Se incentiviamo i vini varesini avremo sempre più vigne e meno asfalto, rotonde e capannoni». Un concetto ribadito anche da Claudio Moroni, responsabile della condotta Slow Food della provincia di Varese. «Noi portiamo avanti il discorso del cibo buono, sano e pulito per tutti. È importante fare rete per il territorio». Per la Camera di Commercio è intervenuto Francesco Riva, rappresentante di giunta per il settore agricolo. «Il fatto che si cominci a fare sinergia promuovendo non solo i prodotti ma anche il territorio è un elemento essenziale, anche perché la promozione fatta singolarmente ha dei costi esagerati e pochissimi sono in grado di sostenerla. I prodotti tipici sono la storia e la cultura del nostro territorio». Un plauso all’ente camerale è giunto dal presidente della Comunità montana del Piambello Paolo Sartorio. «Dopo la legge Delrio la Camera di Commercio si sta sostituendo alle province per la promozione delle attività turistiche e agricole. Senza una regia non si può andare da nessuna parte».

Terre di Varese

La Formaggella del Luinese

Quindi spazio ai due consorzi, a partire da quello dedicato alla Formagella del Luinese, unico formaggio italiano con latte crudo di capra ad essere riconosciuto con il marchio Dop. Sono 7 attualmente i produttori. «Il nostro è il consorzio più piccolo in Italia – ha detto il presidente Mattia Crivelli – ma ha un legame molto forte con il territorio. La materia prima è tutelata al 100% nel disciplinare». L’importanza di allevare ovini ha degli effetti molto positivi sul territorio, in quanto la capra riesce ad ottimizzare dei terreni che altrimenti sarebbero abbandonati. E grazie alla produzione della formaggella viene preservata una razza come la nera di Verzasca che è in via di estinzione. «Nel progetto “Terre di Varese” – ha aggiunto Crivelli – siamo finalmente riusciti a trovare una sinergia con un’altra associazione del territorio: questo è molto importante perchè l’agricoltore in genere è abbastanza individualista».

Terre di Varese

Più vini locali nei ristoranti

Sono 5 invece i produttori che fanno parte dell’associazione Vini Varesini, ma l’obiettivo per il futuro è quello di riuscire a coinvolgere altre realtà locali. Il marchio Igt dei “Vini Varesini” rappresenta la garanzia che i vini sono al 100% del territorio, dalla coltivazione fino alla produzione. Sono circa 100mila le bottiglie prodotte ogni anno. Giuliana Tovaglieri, rappresentante dell’associazione, ha sottolineato l’importanza di far conoscere a consumatori e ristoratori locali il prodotto made in Varese. «Il nostro vino lo vendiamo un po’ sul territorio e un po’ fuori provincia ma manca ancora nei ristoranti e nelle enoteche del varesotto. Negli ultimi anni si è mosso qualcosa, ma la vendita potrebbe diventare più facile se i ristoranti nelle località turistiche di lago e di montagna decidessero di metterci in prima pagina come vini del territorio».