LEGNANO – Solidarietà e ferma condanna «che chiediamo di condividere a tutte forze politiche del Consiglio». È quanto espresso dal consigliere Simone Bosetti (Insieme per Legnano-Legnano Popolare) in apertura del Consiglio comunale di Legnano giovedì 21 gennaio, dopo i volantini affissi due giorni prima «sulla porta di casa o sui cancelli di ingresso di alcuni membri della giunta – ha spiegato Bosetti – oltre che di esponenti della mia lista e lungo il loro percorso verso il Comune. Al di là delle accuse di squadrismo fascista – ha aggiunto Bosetti – è un atto intimidatorio, che nasconde il messaggio “so dove abiti”». I volantini, anonimi e con versi irrisori nei confronti del sindaco e degli altri protagonisti del “caso Fregoni”, puntualmente citati nel testo, sono comparsi, oltre che in vari punti della città, a domicilio dei diretti interessati, ovvero il sindaco Lorenzo Radice (nella foto) e due assessori. In Consiglio sono intervenuti sull’episodio altri consiglieri della maggioranza e di opposizione: dai primi, anche riferimenti alle politiche razziali contro gli ebrei, mentre Daniela Laffusa e Carolina Toia (Lega) hanno invitato il Consiglio a «occuparsi di cose più serie».
Discussi solarium, contributi alle associazioni e consulte
Fra i tanti temi toccati in Consiglio (all’odg, 42 interrogazioni e 6 mozioni delle minoranze, la cui trattazione proseguirà venerdì 22) i solarium nel parco ex Ila, su cui Franco Brumana (Movimento dei cittadini) si è detto «fortemente indignato» dagli interventi decisi dall’Amministrazione; i contributi alle associazioni cittadine, oggetto di ben 5 interrogazioni e in merito ai quali l’assessore ai Servizi sociali e Terzo settore, Anna Pavan, ha parlato di «scelta politica» nell’incrementarli fino a 370.000 euro dai 100-130.000 euro abituali e ha poi illustrato le modalità di ripartizione, il cui rispetto è stato però contestato dalle opposizioni; infine, l’approvazione del nuovo regolamento per le consulte territoriali cittadine. Su quest’ultimo punto si è ripetuto il confronto, a tratti aspro, tra giunta e opposizioni già avvenuto in commissione sulle modifiche introdotte al regolamento. Venerdì 22 si replica, con più che probabili scintille sulle nomine saltate del dirigente del settore Opere pubbliche e del responsabile dei social istituzionali.