Volley, palazzetti al 35%, ma ai tifosi chi ci pensa?

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BUSTO ARSIZIO – Sembra passata in giudicato al decisione del Governo di aprire i palazzetti al 35% della capienza. Una percentuale che cozza con le richieste della Lega Volley e delle società stesse che in cambio sono in grado di garantire la vaccinazione per tutti i tesserati e l’ingresso nei propri impianti solo ai possessori di Green pass. In attesa di nuovi sviluppi che non tarderanno ad arrivare, analizziamo la situazione di Unet e-work e Futura Volley Giovani, non prima di aver riportato il comunicato di Mauro Fabris, presidente della Lega Volley Femminile. La domanda che nella stanza dei bottoni dovrebbero porsi è però una sola: ai tifosi, cuore pulsante di ogni palazzetto e di ogni manifestazione sportiva, i più penalizzati da 18 mesi a questa parte, chi ci pensa?

Le parole del presidente Fabris

La decisione del Governo di aprire solo al 35% la capienza degli impianti indoor è ingiusta, ingiustificata ed iniqua. Ingiusta perché tratta gli sport indoor in maniera diversa dal calcio ed altre attività. Non se ne capisce il perché, dato che il green pass viene utilizzato per autorizzare il riempimento, ad esempio, dei ristoranti al 100%, dei treni all’ 80%, degli stadi al 50%. Ingiustificata perché il governo dovrebbe spiegarci come ritenga sia più agevole, ad esempio, controllare il rispetto delle norme sanitarie per l’entrata e l’uscita di 35mila spettatori allo stadio di San Siro e questo non possa essere valido per l’accesso a strutture, come gli impianti indoor, dove l’afflusso e il deflusso degli spettatori e il controllo del rispetto delle norme sanitarie è sicuramente più semplice considerata la capienza enormemente minore degli impianti al chiuso. Infine, iniqua perché deve essere assolutamente cancellato il limite del 35% di capienza, in modo da consentire alle società di vertice della pallavolo femminile italiana, dopo due anni di sacrifici enormi per mantenere in vita i nostri campionati riuscendo al tempo stesso a vincere quanto c’era da vincere in Europa e nel Mondo, di poter tornare a contare sul pieno sostegno di sponsor e degli appassionati. Il Presidente della Federcalcio Gravina ha dichiarato che la riapertura del 50% degli stadi è un segno di fiducia da parte del Governo nei confronti del movimento calcistico. Non possiamo accettare che, al contrario, la mancata concessione di un’eguale riapertura per i nostri impianti stia a dimostrare la sfiducia delle istituzioni nei confronti del movimento della pallavolo femminile italiana di vertice che ha rispettato, scrupolosamente, nelle ultime due stagioni le norme anti Covid imposte dal Governo e che, alla viglia dell’avvio dei ritiri precampionato delle nostre squadre, può dichiarare che tutti i gruppi squadra saranno vaccinati. Chiediamo perciò al Parlamento in sede di conversione del Decreto emanato dal Governo, di modificare tali norme ingiuste, ingiustificate e inique“.

Uyba: porte chiuse

La società di patron Pirola, fondamentalmente, ha deciso di vivere alla giornata. Senza nuove risoluzioni dall’alto la Uyba non farà campagne abbonamenti per i propri tifosi ma valuterà di volta se aprire o meno le porte della e-work Arena al pubblico con vendita dei singoli biglietti in funzione delle disposizioni vigenti che potrebbero anche cambiare di volta in volta. Nella passata stagione la società di via Maderna era stata la prima a proporre una prelazione sugli abbonamenti considerando il tetto di 1000 persone distanziate tra loro. Per la stagione 2021-22 si è pensato altrimenti.

Futura: Castellanza

Non è questo il momento di entrare nel merito del trasferimento a Castellanza che forse, da tutte le parti in causa, poteva essere gestito diversamente: in breve la Lega non concede deroghe al Pala San Luigi, la e-work Arena non è opzione praticabile e rimane solo il Pala Borsani (contratto con opzione biennale con ben chiaro l’obiettivo – o il sogno – promozione). La somma teologica è che la squadra della famiglia Forte giocherà volente o nolente a Castellanza in accordo con i Knights Legnano. Saranno previsti però gli abbonamenti, con una promozione per chi desiderasse anche sottoscrivere la tessera per la squadra di Legnano di basket.

E i tifosi?

Stanti così le cose chi rischia di rimanere con il cerino in mano sono i tifosi: alla e-work Arena si potrebbe anche passare una stagione a porte chiuse in extrema ratio, o, al limite, con alcune partite giocate con una piccola parte di pubblico ammessa mentre per vedere la Futura i fans dovranno andare a Castellanza. Sperando, ovviamente, che dall’alto giungano soluzioni che permettano di aprire le porte dei palazzetti e accogliere i tifosi, fattore importanti anche per il coinvolgimento degli sponsor.

Uyba, giovedì 19 raduno a porte aperte

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