BILBAO – Marc Soler firma l’acuto nella quinta tappa della Vuelta a España, una tappa che – con il benestare della Jumbo Visma – rivoluziona la classifica generale e porta il francese Rudy Molard ad indossare la maglia rossa di leader della classifica generale. Una frazione veramente piena di sorprese che dopo un inizio velocissimo ci ha regalato un finale emozionante, lo spagnolo del team Uae Emirates è stato protagonista di una bellissima azione solitaria che gli ha portato la seconda vittoria in carriera alla Vuelta.
LA CORSA. 187 km tutti in territorio basco per la quinta frazione della Vuelta che ha portato la carovana da Irun a Bilbao. Una tappa movimentata con ben 5 gpm nella seconda parte e nel finale la doppia ascesa all’alto del Vivero prima di planare su Bilbao. Sulla carta doveva essere una tappa adatta a dei tentativi da lontano e infatti subito dopo il via ufficiale è iniziata la battaglia per riuscire ad evadere da un gruppo che non ha mai lasciato troppo spazio. Un inizio velocissimo che ha visto il gruppo viaggiare con una media di oltre 50 km/h nella prima ora di gara. La fuga di giornata si è formata dopo circa 90 km dal via, un tentativo numeroso che contava ben 17 atleti: Fred Wright (Bahrain) , Nikias Arndt (Team DSM), Jonathan Caicedo (Ef Education), Lawson Craddock (Bike Exchange Jayco), Roger Adrià (Kern Pharma), Vadim Pronskiy (Astana) , Anthony Delaplace (Arkea Samsic), Rudy Molard e Jake Stewart (Groupama FDJ), Fausto Masnada (Quick Step), Gregor Muhlberger (Movistar), Alessandro De Marchi e Daryl Impey (Israel Premier Tech), Ibai Azurmendi, (Euskaltel) Vicotr Langellotti (Burgos BH), Julius Johansen (Intermarche Wanty Gobert), Kamil Malecki (Lotto Soudal) a cui si è aggiunto Marc Soler (Uae Team Emirates) grazie ad una bella azione solitaria.
Il drappello degli attaccanti ha guadagnato subito un bel margine di vantaggio di oltre 5 minuti nei confronti di un gruppo che, guidato dalla Jumbo Visma, si è dimostrato disinteressato alla lotta per la vittoria di tappa. Nel gruppo di testa quindi, sorvegliati speciali Rudy Molard e Fred Wright che questa mattina partivano rispettivamente con un ritardo da Primoz Roglic di 58″ e 1’02”. La Groupama Fdj, approfittando della superiorità numerica mette al lavoro Jake Stewart per il compagno di squadra.
Sulla prima delle due ascese all’Alto de Vivero grazie al lavoro di Jake Stewart si ha una grande selezione nel gruppetto e rimangono in dodici: Rudy Molard, Jake Stewart, Fred Wirght, Nikias Arndt, Lawson Craddock, Roger Adrià, Vadim Pronsky, Marc Soler, Fausto Masnada, Gregor Muhlberger, Daryl Impey e Victor Langellotti. Ancora una volta la Groupama Fdj sfrutta la superiorità numerica e a circa 22 km dal traguardo manda in avanscoperta Stewart che cerca di sorprendere gli scalatori. E’ veramente una bella azione quella del britannico che guadagna una trentina di secondi e permette al compagno di stare passivo e risparmiare energie.
La corsa scoppia proprio sull’ultima scalata dell’Alto de Vivero quando Marc Soler, dopo essersi lanciato all’inseguimento di Stewart lo stacca e si lancia in solitaria in picchiata verso Bilbao. Ciò che resta della fuga di giornata prova a riportarsi sullo spagnolo che riesce a rimanere appeso ad un vantaggio di soli una decina di secondi. Il portacolori del team Uae arriva in solitaria nella cittadina Basca regalando alla sua squadra una vittoria bellissima, poco dietro gli ex compagni di fuga che per un soffio non sono riusciti a riprenderlo. Seconda posizione per Daryl Impey, Fred Wright completa invece il podio. Cambia il possessore della roja che passa sulle spalle di Rudy Molard che ora guida la classifica generale con 2″ su Wright.
Il gruppo, per tutta la giornata guidato dalla Jumbo Visma, raggiunge il traguardo con oltre 5 minuti di ritardo. Una frazione quindi per recuperare un po’ le forze da parte di Roglic e avversari soprattutto in vista della prossima giornata di gara. Domani infatti si correrà la prima vera tappa di montagna di questa edizione: 181,2 km per la Bilbao- Ascension al pico Jano. San Miguel De Aguayo.
Articolo a cura di Tuttobiciweb.it