VILLA CORTESE – Raccogliere i ricordi degli ospiti legati alla preparazione di piatti per i propri cari. È con questo spirito che la Casa famiglia di Villa Cortese del gruppo Sodalitas ha promosso fra i residenti dei nucleo protetto il progetto concluso con la pubblicazione di “Il mio ricettario” (sotto), presentato in occasione della tradizionale festa di Natale alla presenza del sindaco, Alessandro Barlocco.
«La nostra idea – spiega Valentina Busalacchi dell’équipe animatrice – è stata raccogliere in un piccolo volumetto le ricette delle residenti del nucleo “Non ti scordar di me”, nome scelto per nulla a caso. Un modo per tenere desti i ricordi profondi legati a sentimenti e momenti piacevoli della loro esistenza. E per rimembrare quel legame incancellabile verso figli e nipoti».
Emozioni indelebili. Anche con l’Alzheimer
Quando la consapevolezza del quotidiano viene meno, ciò che invece resta è l’emozione che suscita un gesto compiuto tante volte per amore e condiviso con le persone care, come essere seduti a tavola, con il cibo preparato nutrimento dell’anima oltre che del corpo. Il laboratorio di cucina, realizzato all’interno del nucleo protetto, ha permesso ai residenti di ritrovare il gusto di “fare cose buone” da mangiare tutti insieme, come succedeva a casa loro. «Questa attività – aggiunge Busalacchi – oltre a suscitare emozioni contribuisce a mantenere le abilità legate alla manualità fine, a preservare la memoria procedurale e a sottolineare e a valorizzare le piccole azioni di ogni giorno».
Per Lorenzo Pobbiati, presidente di Sodalitas, «la vita deve essere vissuta appieno anche quando ci si trova in particolari situazioni, come quella di chi è affetto da una patologia assai delicata come l’Alzheimer. Questa iniziativa è la dimostrazione concreta di come decliniamo il “progetto vita” all’interno delle nostre strutture: perché l’esistenza umana merita di essere sempre celebrata».
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