A Borsano il Ricordo delle foibe. Il sindaco contro le mistificazioni di «certi rettori»

BUSTO ARSIZIO – A Borsano, il quartiere che accolse gli esuli di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, le commemorazioni per il Giorno del Ricordo. Il sindaco Emanuele Antonelli si scaglia contro «le pericolose mistificazioni» di chi nega la portata della tragedia delle foibe. «Anche ieri hanno fatto dichiarazioni che dire stupide è dire poco, se pensiamo che sono state fatte da persone in teoria importanti, magari rettori…».

Il riferimento è evidentemente a Tomaso Montanari, l’intellettuale che guida l’Università per Stranieri di Siena e che ha organizzato un convegno provocatorio dal titolo “Uso politico della memoria e revanscismo fascista: la genesi del Giorno del ricordo”, con l’obiettivo di prendere di mira l’istituzione della giornata che commemora la tragedia delle Foibe. «Ma non è l’unico, non è solo oggi, anche il mese scorso gente stupida ha detto cose che non si devono dire». E qui il riferimento è ai negazionisti e ai revisionisti della Giornata della Memoria. «È nostro dovere non dimenticare – aggiunge il sindaco, rivolto agli studenti dei licei Crespi e Candiani – tenere viva la memoria perché sia un faro delle nostre scelte e il motore della nostra coscienza, per far sì che queste tragedie non accadano più e che siano estirpati tutti i tentativi di mistificazione della storia che ogni tanto si ripropongono pericolosamente».

La commemorazione

Come da tradizione, la commemorazione è iniziata in piazza don Emerico Ceci, davanti alla statua di San Biagio, luogo simbolo al centro del Villaggio dei Giuliani e Dalmati, il quartiere all’interno del quartiere di Borsano dove negli anni ’60, anche grazie alla lungimiranza dell’allora sindaco Gian Pietro Rossi, furono accolti gli esuli di Istria e Dalmazia. Un breve momento di riflessione alla presenza del parroco di Borsano, don Francesco Ferrante, e del sindaco Emanuele Antonelli. Presenti anche la presidente del consiglio Laura Rogora, la vicesindaco Manuela Maffioli, l’assessore Maurizio Artusa e il consigliere Orazio Tallarida, entrambi borsanesi, e ancora l’intera delegazione consigliare di Fratelli d’Italia (Luca Folegani, Claudia Cozzi e Paolo Geminiani, poi si è aggiunta l’assessore Daniela Cerana), l’ex presidente del consiglio Valerio Mariani e l’ex consigliere, anch’egli borsanese, Giampaolo Sablich.

I lavori degli studenti

Alla casa della salute di via San Pietro si è svolto il “secondo tempo” della commemorazione, con i discorsi del sindaco Antonelli e della presidente del consiglio comunale Laura Rogora e le iniziative messe a punto dagli studenti dei licei Crespi e Candiani. Proiezioni, letture drammatizzate e presentazioni a cura degli studenti del Crespi, guidati dalle prof. Anna Ferrario e Daniela Rizzo, sul tema “Borsano: il ricordo di un esodo e di una città che accoglie”, tra cui un’intervista a Bruna Paoli, residente dal 1967 nel villaggio Giuliani Dalmati a Borsano, testimone diretta della tragedia delle foibe. E al piano terra la mostra “L’architettura a servizio della città: il passato e il presente del quartiere di Borsano” realizzata dagli studenti del Candiani con la supervisione della prof. Anna Fumagalli.

busto arsizio giorno ricordo – MALPENSA24